
di Saverio Santoro
La vendetta è un piatto che va servito freddo. E’ il caso del Bari che restituisce al mittente i tre gol presi all’andata e ferma il Sassuolo proprio mentre accarezzava il sogno di portarsi in vetta alla classifica. Così, dopo il pareggio di sabato con il Livorno, il Bari si riporta solitario in vetta alla classifica.
Il Sassuolo scende in campo con un offensivo 4-3-3, con Zampagna punta centrale affiancato da Noselli ed Erpen. Nel Bari invece si rivede Barreto al fianco di Kutuzov, con Lanzafame che parte ancora dalla panchina. La partita inizia con il Bari che cerca di mantenere il possesso di palla anche se è il Sassuolo a creare le occasioni più pericolose. Al 2’ Zampagna è lanciato in area da Salvetti, ma viene anticipato da Gillet. Al 15’ Noselli si gira bene in area e lascia partire un destro ben bloccato dal portiere belga. Al 17’ Barreto protesta per una spinta ricevuta in area di rigore, ma non ci sono gli estremi per la concessione della massima punizione. Il Bari riesce a spingere solo al 25’ con Guberti sulla fascia, ma il cross è facile preda del portiere Bressan. Al 28’ ancora Sassuolo pericoloso. Calcio di punizione di Zampagna, con palla che rimbalza pericolosamente in area, a causa delle disastrose condizioni del terreno di gioco, e Gillet è costretto a rifugiarsi in angolo. Al 34’ però il Bari passa in vantaggio. Bella triangolazione tra Kutuzov e Barreto il quale riceve il pallone in area e di piatto destro trafigge Bressan. Il Sassuolo accusa il colpo e al 38’ rischia nuovamente su un tiro di Guberti con il pallone che termina di un soffio al lato. Il raddoppio giunge però solo due minuti dopo. Barreto restituisce il favore a Kutuzov, il quale beffa Bressan con un tiro sporco che termina lentamente alle spalle del portiere romagnolo. Da notare come, pur essendo la prima partita giocata insieme, l’intesa tra Barreto e Kutuzov sia perfetta con i due che sembrano giocare assieme da una vita. Il Sassuolo, traumatizzato, rientra negli spogliatoi con due gol da recuperare.
Nella ripresa Conte richiama in panchina Barreto per non affaticarlo e inserisce Caputo. Mandorlini invece sostituisce l’infortunato Rea con Filkor ma la musica non cambia con il Bari che continua ad attaccare. Piovono cross in area ad opera di Guberti e Parisi ma né Caputo, né Kutuzov riescono ad approfittarne. Il Sassuolo prova a farsi vivo al 59’ con un tiro di Zampagna su assist di Masucci, ma Gillet blocca la sfera. Al 64’ Mandorlini sostituisce uno spento Noselli con Martinetti il quale si rende pericoloso due minuti dopo con un colpo di tacco dopo un assist di Zampagna. Il tocco però è debole e permette a Gillet di recuperare il pallone. Al 68’ l’arbitro Gervasoni espelle il tecnico Antonio Conte per vibranti proteste dopo un intervento non punito di Andreolli. Al 73’ Guberti va vicino alla sua quarta segnatura in quattro partite ma il suo tiro si stampa prima sulla parte bassa della traversa e poi sul palo. Tre minuti più tardi però il Sassuolo ha l’occasione per riaprire la partita. Calcio di rigore fischiato dall’arbitro per un fallo di mano di Stellini. Sulla palla va Salvetti che calcia di destro e accorcia le distanze. Al contrario del Sassuolo, il Bari non ne risente e anzi tre minuti più tardi sigla la terza rete con De Vezze. Stupenda conclusione di destro dal limite dell’area, con il pallone che si infila imparabilmente all’incrocio dei pali. Il Sassuolo cerca di recuperare ancora una volta ma è il solo Martinetti all’ 87’ che impegna Gillet con una gran girata, poi Masucci deposita il pallone al lato con il portiere belga ormai fuori causa. All’89’ Caputo invece spreca da ottima posizione mandando il pallone al lato. Dopo quattro minuti di recupero, il signor Gervasoni decreta la fine dell’incontro e il ritorno in vetta alla classifica del Bari.
Il risultato ottenuto dal Bari è frutto soprattutto della qualità del gioco espresso dei singoli e in particolar modo della coppia d’attacco Barreto-Kutuzov. Sebbene si conoscessero già le qualità dell’attaccante brasiliano, l’intesa con il bielorusso sembra procedere a gonfie vele come dimostrano i primi due gol. Se a questo aggiungiamo un Guberti che sta confermando ciò che di buono si diceva sul suo conto e una difesa che sembra non concedere più sbavature agli avversari, la ricetta per una squadra vincente sembra essere davvero completa.
A questo punto per il Bari giunge l’esame di maturità con una serie di partite pienamente alla portata della squadra pugliese. Il Bari dovrà dimostrare per essere pronto a poter effettuare quel salto di qualità tanto auspicato dai tifosi già a partire dal prossimo incontro casalingo contro l’Avellino. All’andata il Bari rimediò la prima sconfitta in trasferta, l’incontro termino 2-1 con gol di Pellicori e Ciotola per gli irpini e il momentaneo pareggio di Colombo per il Bari
Nessun commento:
Posta un commento