mercoledì 4 marzo 2009

Aspettando Geronimo...

Nella lettera aperta del Sindaco ai torittesi, nero su bianco, tutte le promesse mancate del centrosinistra

Siamo alla vigilia di un quinquennio di grandi progressi e trasformazioni”. Era il giugno del 2004 e il candidato sindaco Michele Geronimo chiudeva così un articolo dal titolo “Perché votare l'Ulivo”. Da allora sono passati per l'appunto cinque anni, siamo alla vigilia di nuove elezioni ancora in trepidante attesa di quei progressi e di quelle trasformazioni che Geronimo, sempre più simile al signor Godot di Beckett, ci aveva promesso.
A cinque anni di distanza da quello stentoreo proclama, la lettera aperta che il Sindaco ha indirizzato ai cittadini per rispondere alla accuse del Popolo della Libertà sulla perdita dei finanziamenti del P.i.r.p. (programma integrato riqualificazione periferie) dà l'impressione di essere un compitino scritto in tutta fretta, senza troppa convinzione e che, nonostante le intenzioni, mette in evidenza tutti i limiti, tutti gli impegni presi e non mantenuti dall'amministrazione di centrosinistra.
Intanto non vi è nessuna smentita del fatto condannato dal PdL, la perdita dei cospicui finanziamenti del P.i.r.p. per un errore di comprensione del bando. Se nel 2004 Geronimo affermava testualmente: “La zona industriale e la zona artigianale sono due risultati storici che l'Ulivo ha il merito di aver perseguito e raggiunto. La loro realizzazione produrrà oltre 300 posti di lavoro, lavoro vero, assicurato dalle circa 25 imprese che si insedieranno nella zona industriale”, in data 18 febbraio 2009, giorno in cui viene scritta la lettera ai cittadini, si fa riferimento al fatto che ad oggi, della zona artigianale, ci sono solo i lavori in corso per la costruzione delle strade esterne. Se nel 2004 Geronimo affermava testualmente: “Sul versante urbanistico è avvenuta la vera rivoluzione, l'approvazione del Piano regolatore generale che significa oltre 130 villette, più grandi spazi per il commercio e il terziario e quindi il rilancio dello sviluppo edilizio, del mercato abitativo e di tutta l'economia locale”, nella lettera ai cittadini, quella vera rivoluzione rappresentata dal PRG diventa carta straccia. Al suo posto il Piano straordinario di Edilizia i cui investimenti, privati, rappresentano la maggior parte dei fantomatici 55 milioni di euro portati a Toritto dall'amministrazione di centrosinistra e che sono comunque di là da venire. E' appena il caso di rilevare qui, ancora una volta, come quella che è stata contrabbandata come la grande occasione sia in realtà né più né meno che una speculazione edilizia. Il piano straordinario, che poteva essere localizzato nei comparti del PRG, è stato dirottato in zona agricola e a tutela ambientale con buona pace di coloro che di quelle aree edificabili del PRG sono i proprietari e che continueranno a pagare le tasse senza nessuna prospettiva di sviluppo. Nessun vantaggio per gli acquirenti degli appartamenti, nessun vantaggio per le imprese torittesi che riceveranno, se va bene, solo una piccola mancia. Indubbi vantaggi invece per l'Impresa costruttrice che ha acquistato i suoli agricoli ad un prezzo enormemente inferiore rispetto a quello che avrebbe pagato acquistando aree interne al PRG.
Se nella lettera ai cittadini si fa bella mostra degli stanziamenti per la ristrutturazione della Scuola media, si evita accuratamente di ricordare che per ben due volte, nel 1999 e nel 2003, il nostro Comune guidato dallo stesso centrosinistra di oggi, per via di non meglio identificate dimenticanze, perse i finanziamenti per l'edilizia scolastica. Se si danno per acquisiti i 300 mila euro annui derivanti dal parco eolico, si omette di fare riferimento al sensibile ridimensionamento che quel progetto pare debba subire. Si parla ancora della prossima inaugurazione dell'archivio storico, di quella di Palazzo Stella che, c'è da giurarci, saranno solo due di una lunga serie di eventi e celebrazioni, peraltro già incominciata, di cui le settimane che ci dividono dal voto saranno immancabilmente punteggiate.
Leggendo la lettera del sindaco Geronimo si ha la sensazione che tutto stia per accadere, che non c'è da avere paura, tutto quello che non si è verificato per dieci anni accadrà nelle prossime dieci settimane.

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