lunedì 15 settembre 2008

Mister Conte o Mister X?

Ancora un pareggio al San Nicola contro il Brescia, ma ci sono segni di miglioramento

Con la regola dei 3 punti si dice che un pareggio sia una mezza sconfitta, se di fronte però hai il Brescia, sicura candidata alla promozione in serie A, allora diventa una mezza vittoria.
Un Bari rimaneggiato con le assenze di Barreto, Donda e Parisi, scende in campo al cospetto del ben più titolato Brescia di Serse Cosmi. In campo però le differenze non si vedono, si assiste ad un sostanziale equilibrio tra le due squadre. Poche le occasioni da gol nel primo tempo, la più grossa capita al Bari al 36° con Colombo che colpisce il palo con un sinistro dal limite dell’area, che lascia immobile l’estremo bresciano Viviano. Al 40° Galasso esce per infortunio, sostituito da Raffaele Bianco. Quest’ultimo si rende subito protagonista al 45° quando commette un fallo di mano in area di rigore per respingere un cross dello sgusciante Savio. Sul conseguente calcio di rigore, Caracciolo spiazza Gillet con destro potente. Si va negli spogliatoi ma i tifosi del Bari capiscono il momento difficile e sostengono i propri beniamini con cori di supporto.
Alla ripresa emergono subito le difficoltà del Bari quando è costretto a rimontare, molti errori di controllo palla (certo il campo del San Nicola, reso ancor più insidioso dalla pioggia scesa in mattinata, non aiuta), passaggi fuori misura, danno fiducia al Brescia che cerca di prendere in mano le redini del gioco. Al 70° però Conte tira fuori il suo coniglio dal cilindro, si tratta di Pedro Kamata. L’angolano ancora una volta manda in tilt la retroguardia bresciana con la sua velocità. Cosmi corre ai ripari facendo entrare Rispoli al posto di Zambrella. Al 90° però ancora protagonista, stavolta in positivo, è Raffaele Bianco che entra in area sulla destra e viene messo giù dallo stesso Savio. Dal dischetto Cavalli batte Viviano e ripristina la parità.
Dunque un pareggio tutto sommato giusto quello tra Bari e Brescia. Non si è assistito ad una bella partita, complice ancora una volta il disastroso terreno del San Nicola. Da registrare però un miglioramento dal punto di vista psicologico per quanto riguarda il Bari. Al contrario di quanto successo contro la Triestina e in coppa Italia contro l’Ascoli, questa volta dopo il gol subito la reazione c’è stata, molto confusa a dir la verità, ma almeno c’è stata.
Infine da registrare anche una maggiore organizzazione all’ingresso del San Nicola, tornelli funzionanti e accessi regolamentati dagli steward, rendono più agevole l’accesso allo stadio. A questo punto la palla passa in mano ai tifosi, se non ci fossero i soliti facinorosi che cercano di entrare senza biglietto o i soliti “furbi” che cercano di scavalcare la coda, le cose andrebbero sicuramente meglio.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

il Bari farà il suo mediocre campionato ed ancora una volta scolpirà il suo nome nella medio-bassa classifica della serie cadetta!
FORZA TARANTO!
Ah...una domanda! Ma perchè lo chiamate LA BARI quando è più corretto dire IL BARI?
io mica dico la MILAN o la LECCE o mica dico il ROMA o il SAMPDORIA!
Su spiegatemi... sono curioso!

Anonimo ha detto...

Cara Foca in calore, la denominazione ufficiale della squadra è Associazione Sportiva Bari. Il motivo per cui i tifosi nominano La Bari risale a decenni fa. Mio nonno e tutta la sua generazione erano soliti chiamare La squadra del Bari; La Bari. Ultimamente i tifosi hanno ripreso l'antica denominazione, per evocare tempi passati, in memoria della lunga e gloriosa storia dell'Associazione Sportiva Bari.

Anonimo ha detto...

certo ke a taranto di questi problemi nn ne avete..giocate senza pubblico

Anonimo ha detto...

scusa saverio,xke nn kiedi il numero di quelle 5 ragazze?una una deve essere carina..