martedì 26 maggio 2009

Nel segno della fratellanza

Sconfitta per 3-2 del Bari a Salerno. Hanno prevalso le maggiori motivazioni dei campani

Nel gergo calcistico si parla di biscotto, quando avviene un tacito accordo sul risultato di una partita. Nel caso di Salernitana-Bari le premesse c’erano tutte, una squadra già promossa in serie A che affronta una che deve ancora salvarsi, il gemellaggio tra le tifoserie, i bookmakers che sospendono le scommesse per eccesso del segno 1 nelle giocate. Purtroppo questo è un malcostume comune nel calcio italiano, noi, nella buona fede, vogliamo credere che sia stata la prevalenza di motivazioni in gioco a farla da padrona, ma per quanto riguarda questo aspetto abbiamo ancora molto da imparare, soprattutto dal calcio inglese.
La Salernitana, costretta a cercare i 3 punti per ottenere la salvezza, scende in campo con un 4-4-2 con l’ex Ganci di punta, affiancato da Scarpa. Il Bari invece mette in campo la sua migliore formazione a disposizione, dando spazio al solo Santoni in porta. In attacco Barreto è sempre in cerca delle reti necessarie per vincere il titolo di capocannoniere. Pronti via e la Salernitana si rende subito pericolosa con Pestrin, ma il suo tiro è ben deviato da Santoni. Al 4’ è però il Bari a passare in vantaggio, azione dalla destra di Lanzafame che crossa al centro, il portiere Pinna, devia la palla proprio sui piedi di Barreto che, a porta vuota, deposita in rete. La Salernitana non ci sta e inizia a macinare gioco. Al 21’ azione solitaria di Merino che con un arabona mette il pallone al centro per Ganci che di testa appoggia per Iunco, ma il suo colpo di testa è alto sulla traversa. Il Bari replica su contropiede un minuto dopo con Lanzafame, ma il suo diagonale di destro termina di poco a lato. Il pareggio giunge però al 25’ con l’ex Ganci che conclude a porta quasi vuota un’azione di contropiede iniziata da Merino e proseguita da Iunco. A questo punto la Salernitana prova a spingere ma non crea più occasioni, anzi l’unico tiro in porta fino al termine del primo tempo è del Bari con De Vezze, ma la sua conclusione termina di poco a lato.
Nella ripresa il Bari mette in campo Caputo al posto di Kutuzov. La Salernitana, spinta anche dai risultati che giungono dagli altri campi, parte subito all’attacco. Al 8’ un tiro di Pestrin termina la lato. Al 9’ il tecnico Brini inserisce Di Napoli al posto di Iunco. Al 13’ lo stesso Di Napoli impegna Santoni con una mezza girata di sinistro. Il vantaggio campano arriva però al 21’ con Scarpa che deposita il pallone in rete dopo un uscita di Santoni, forse ostacolato dallo stesso Di Napoli, il quale sembrava essere in posizione di fuorigioco. Al 30’ è lo stesso Di Napoli a portare il risultato sul 3-1, con un sinistro che termina sotto il corpo di Santoni in uscita. Il gol sembra quasi giungere di sproposito e appare alquanto strana la facilità con cui il Bari, fino a quel momento assente in campo, riesca ad ottenere più volte la possibilità di andare in rete con Caputo, il quale però fallisce in ben due occasioni. A riaccorciare le distanze ci pensa però al 37’ Ranocchia con un doppio colpo di testa, il primo che termina sulla traversa, mentre il secondo batte il portiere Pinna. A questo punto la partita finisce qui, con le due squadre che attendono solo il fischio finale e la pacifica invasione di campo dei tifosi che aiuteranno gli stessi calciatori a spogliarsi delle loro divise.
Archiviata quest’ultima trasferta, a tener banco in casa Bari è la vicenda legata al suo tecnico. In settimana le dichiarazioni del Presidente Matarrese sembravano sancire il divorzio tra la compagine biancorossa e il tecnico leccese. A fine partita però, lo stesso Conte si dichiarava allibito dalle dichiarazioni apparse sui giornali e rimandava la questione all’incontro col presidente di questa settimana. Le notizie di mercato danno però sempre più alte le quotazioni che portano Conte sulla panchina della Juventus e pare quindi improbabile una sua riconferma sulla panchina pugliese. A questo punto si pensa già a chi possa essere il nuovo allenatore biancorosso, il nome più gradito alla tifoseria sembra essere quello di Delio Rossi, ormai in rottura col presidente laziale Lotito, nonostante la recente vittoria della Coppa Italia. Ma purtroppo a lui puntano molti altri club, anche più quotati del Bari. Gli altri nomi in circolazione sono quelli di De Canio (attualmente retrocesso con il Lecce), Beretta, Mazzarri (attualmente alla Sampdoria) Novellino, Ventura e, proprio nelle ultime ore, sembrano essere cresciute le quotazioni di Walter Zenga. L’ex portiere della nazionale che, proprio in questi giorni, ha dichiarato che a fine stagione lascerà il Catania. Naturalmente rimaniamo in attesa degli sviluppi anche perché c’è bisogno di fare in fretta e programmare la prossima stagione che, ricordiamolo, inizierà a metà agosto a causa dei prossimi mondiali in Sudafrica nel giugno del 2010.

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