Nel fine settimana mi è capitato di imbattermi in questo curioso manifesto che campeggia per le strade di Bari. Un'annosa domanda è rivolta al Presidente del Consiglio: “Berlusconi, dov'è finita la Puglia?”. Il Partito democratico ritiene talmente scarsa la presenza di pugliesi nel governo, da esprimere graficamente questo proprio pensiero, per mezzo di una carta della penisola orrendamente mutilata della nostra regione (e per la verità, giacchè c'erano, anche del Molise). Solo due pugliesi e nessun barese. Che vergogna!
Adesso, è comprensibile che il Partito democratico, in Puglia e a Bari più che altrove, è ancora alle prese con i postumi di una sconfitta non facile da metabolizzare e con una partenza così positiva del nuovo governo, da mettere a dura prova anche gli antiberlusconismi più coriacei, ma non può, per amore della decenza, dimenticare alcune cose essenziali.
Il Pd non può dimenticare che il passato governo, il governo Prodi, nonostante contasse un numero esorbitante di ministri, viceministri e sottosegretari (oltre 100), tale che avrebbe potuto giustificare anche una delegazione proveniente da Malta, aveva praticamente solo l'ex ministro delle politiche agricole Paolo De Castro a rappresentare la Puglia.
Il Pd non può dimenticare che l'attuale governo, il governo Berlusconi, è formato solo da 61 componenti e tra essi ce n'è uno che risponde al nome di Raffaele Fitto, ministro ai rapporti con le regioni, già (rimpianto) presidente della Regione Puglia che ha lavorato egregiamente per tutta la regione e che oggi la rappresenta nella sua totalità. Per una riprova basta guardare l'accoglienza che Bari gli ha riservato sabato scorso.
Il Pd non può dimenticare che oltre a Fitto, nel governo c'è anche Alfredo Mantovano, sottosegretario agli interni di grandissimo peso, con delega alla Polizia di Stato, confermato al Viminale nello stesso ruolo dopo i cinque anni del precedente governo Berlusconi.
Il Pd non può dimenticare che al momento della formazione del governo Prodi, quando da più parti si sottolineava l'assenza di personalità provenienti da alcune regioni, dal Veneto per esempio, i Ds, la Margherita e i loro alleati, rispondevano che l'importante non era la rappresentanza territoriale ma l'azione di governo.
Il Pd non può dimenticare che le politiche per la Puglia e per l'intero Meridione d'Italia attuate dal governo Prodi sono state pressocché inesistenti. Non può dimenticare che il Sud se n'è ricordato al momento del voto. Tutto questo, al di là delle rappresentanze territoriali vere o presunte, concesse o negate, tutto questo al di là della propaganda e dei manifesti variopinti.
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