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Ci risiamo. L'assessore alle politiche sociali, Mongelli, è tornato a far sentire la sua stentorea voce sul suo cavallo di battaglia: la Consulta giovanile.
Lo ha fatto rispondendo alla lettera aperta di Davide Regina, rappresentante di Forza Italia nella Consulta, apparsa sulle pagine de L'Incontro di luglio-agosto. Nella sua lettera Davide metteva in risalto alcuni difetti congeniti dell'organismo, in primo luogo l'inadeguatezza dello statuto, e altri aspetti più delicati tra cui la crisi di risultati, la possibile strumentalizzazione a fini elettorali, l' utilità tutta da dimostrare della Consulta per la promozione di politiche a favore dei giovani.
Nonostante il tono pacato e dialogante, la lettera evidenziava in maniera ferma e chiara tutti i limiti e i dubbi che da più parti, e a più riprese sono stati avanzati sull'argomento, e non solo da Forza Italia. A Mongelli, però, non è sembrato vero che qualcuno tornasse ancora a parlare di quella Consulta giovanile che nella primavera scorsa aveva animato il dibattito sui siti internet torittesi, fino allo sfinimento; così ha acceso il computer e ha aperto le cateratte della sua verbosità per dire esattamente le stesse cose che aveva detto mesi orsono. Niente di nuovo!
Di nuovo c’è solo lo strumentale elogio alla voce fresca di Davide che miracolosamente, a dire del Mongelli, si eleva dalla blindata fortezza di Forza Italia e poi, immancabile, la immancabile lezione di democrazia di cui l'Assessore Mongelli ritiene di detenere il copyright.
Insomma c'è tutto quell'armamentario opaco e un po' ammaccato che costui si trascina rumorosamente dietro. Non perderò tempo a ribadire l'ovvio e cioè che la dialettica politica ha spesso toni alti; che se si dovesse fare un elenco di tutte la amenità che Mongelli e i suoi rivolgono a Forza Italia e a coloro che la rappresentano, la partita si chiuderebbe in pareggio o sorprendentemente a favore di questi ultimi; che se la polemica politica comporta offese personali che hanno rilievo penale si proceda di conseguenza e la si smetta una buona volta di usarle come randelli.
Mi preme invece maggiormente notare come nel suo articolo l'Assessore alle politiche sociali parli ancora della Consulta, come faceva ad Aprile, sempre utilizzando il futuro ("quello che la Consulta vorrà fare…", "…innumerevoli tavoli di lavoro che aprirò") ammettendo implicitamente che questi mesi sono passati senza che succedesse nulla in termini di risultati concreti, a parte, mi pare, l'organizzazione di un torneo di Play Station…troppo poco, converrete, visti i proclami di Mongelli.
Mi si obietterà che c'è Bollenti Spiriti, il programma regionale per le politiche giovanili; peccato però che, data l'inesistenza di un progetto di gestione, si procederà alla nomina di un consulente che dovrà redigere materialmente il progetto mentre la Consulta si limiterà ad esprimere vaghi desideri e incompetenti pareri.
Un po' pochino rispetto alle aspettative. Per ora la montagna dei proclami, dei dibattiti, dei confronti ha partorito il topolino reso tanto più piccolo dalla ridondanza delle dichiarazioni del suo imbonitore.
Il consiglio da dare a Mongelli dovrebbe essere quello di scrivere un po' meno di Consulta giovanile e un po' di più di quello che l'amministrazione di cui fa parte è stata in grado di produrre per lo sviluppo concreto e non immaginario della comunità, di scrivere magari un bell'articolo dei suoi per dirci se il suo assessorato oltre alla Consulta e al carnevale, entrambi prodotti della premiata ditta Mongelli, si occupa anche di indigenti, di anziani, di assistenza e disagio sociale, se non altro sarebbe un bel modo per cambiare argomento e ci farebbe annoiare tutti di meno. Sì…questo sarebbe il consiglio da dare all'Assessore alle politiche sociali Fabrizio Mongelli ma non sarò io a darglielo, rimarrebbe inascoltato.
Lo ha fatto rispondendo alla lettera aperta di Davide Regina, rappresentante di Forza Italia nella Consulta, apparsa sulle pagine de L'Incontro di luglio-agosto. Nella sua lettera Davide metteva in risalto alcuni difetti congeniti dell'organismo, in primo luogo l'inadeguatezza dello statuto, e altri aspetti più delicati tra cui la crisi di risultati, la possibile strumentalizzazione a fini elettorali, l' utilità tutta da dimostrare della Consulta per la promozione di politiche a favore dei giovani.
Nonostante il tono pacato e dialogante, la lettera evidenziava in maniera ferma e chiara tutti i limiti e i dubbi che da più parti, e a più riprese sono stati avanzati sull'argomento, e non solo da Forza Italia. A Mongelli, però, non è sembrato vero che qualcuno tornasse ancora a parlare di quella Consulta giovanile che nella primavera scorsa aveva animato il dibattito sui siti internet torittesi, fino allo sfinimento; così ha acceso il computer e ha aperto le cateratte della sua verbosità per dire esattamente le stesse cose che aveva detto mesi orsono. Niente di nuovo!
Di nuovo c’è solo lo strumentale elogio alla voce fresca di Davide che miracolosamente, a dire del Mongelli, si eleva dalla blindata fortezza di Forza Italia e poi, immancabile, la immancabile lezione di democrazia di cui l'Assessore Mongelli ritiene di detenere il copyright.
Insomma c'è tutto quell'armamentario opaco e un po' ammaccato che costui si trascina rumorosamente dietro. Non perderò tempo a ribadire l'ovvio e cioè che la dialettica politica ha spesso toni alti; che se si dovesse fare un elenco di tutte la amenità che Mongelli e i suoi rivolgono a Forza Italia e a coloro che la rappresentano, la partita si chiuderebbe in pareggio o sorprendentemente a favore di questi ultimi; che se la polemica politica comporta offese personali che hanno rilievo penale si proceda di conseguenza e la si smetta una buona volta di usarle come randelli.
Mi preme invece maggiormente notare come nel suo articolo l'Assessore alle politiche sociali parli ancora della Consulta, come faceva ad Aprile, sempre utilizzando il futuro ("quello che la Consulta vorrà fare…", "…innumerevoli tavoli di lavoro che aprirò") ammettendo implicitamente che questi mesi sono passati senza che succedesse nulla in termini di risultati concreti, a parte, mi pare, l'organizzazione di un torneo di Play Station…troppo poco, converrete, visti i proclami di Mongelli.
Mi si obietterà che c'è Bollenti Spiriti, il programma regionale per le politiche giovanili; peccato però che, data l'inesistenza di un progetto di gestione, si procederà alla nomina di un consulente che dovrà redigere materialmente il progetto mentre la Consulta si limiterà ad esprimere vaghi desideri e incompetenti pareri.
Un po' pochino rispetto alle aspettative. Per ora la montagna dei proclami, dei dibattiti, dei confronti ha partorito il topolino reso tanto più piccolo dalla ridondanza delle dichiarazioni del suo imbonitore.
Il consiglio da dare a Mongelli dovrebbe essere quello di scrivere un po' meno di Consulta giovanile e un po' di più di quello che l'amministrazione di cui fa parte è stata in grado di produrre per lo sviluppo concreto e non immaginario della comunità, di scrivere magari un bell'articolo dei suoi per dirci se il suo assessorato oltre alla Consulta e al carnevale, entrambi prodotti della premiata ditta Mongelli, si occupa anche di indigenti, di anziani, di assistenza e disagio sociale, se non altro sarebbe un bel modo per cambiare argomento e ci farebbe annoiare tutti di meno. Sì…questo sarebbe il consiglio da dare all'Assessore alle politiche sociali Fabrizio Mongelli ma non sarò io a darglielo, rimarrebbe inascoltato.
8 commenti:
saranno ABUSI? ha detto...
la tragedia della festa patronale 2007 ha portato Toritto alla ribalta nazionale, con attestazione dell'amministrazione sulla gazzetta del mezzogiorno di immediate verifiche nel centro storico di Toritto su logge e loggette?.. sarà vero?
ma la realtà dice che in pieno centro storico uno non solo sopraeleva un vano dove prima vi era un semplice terrazino;
l anno dopo ripete l'operzazione su un altro vecchio edificio...
e poi roba da ultimi giorni in quel vano al 99% abusivo che fa?
ovvio apre una finestra... ancora più abusiva degli abusi sotto gli occhi solo di chi vuol vedere.....
MA se poi si imbocca una traversa del corso ecco che sempre in un vecchio edificio vedi aprire lì dove c'era una porticciuola un bel ampio portone più da box auto che da ingresso abitazione....
se poi tra alcuni anni qualcosa di tragico accade... sarà fatalità.. o solito menfreghismo?
Finalmente il Pietro Pio può andare in pensione, ha trovato il degno erede! (politicamente parlando, visto che è noto che il nostro non ha mai lavorato...)
Una maglietta o un nastro rosso in sostegno della Birmania. E' la parola d'ordine che corre sui blog e sui cellulari, una catena di sms per un gesto di solidarietà a favore dei monaci buddisti e del popolo birmano. Questo è l'invito che sta circolando in queste ore via sms: "In support of our incredibly brave friends in Burma: may all people around the world wear a red shirt on Friday, September 28. Please forward!" (trad.: a sostegno dei nostri amici incredibilmente coraggiosi in Birmania: venerdì 28 settembre indossiamo tutti quanti, in tutto il mondo, una maglietta rossa. Inoltra questo messaggio). Un testo analogo in lingua italiana circola anche nei blog: "Venerdì 28 settembre indossiamo una maglia rossa. Chiunque legga questo messaggio lo trasmetta a quante più persone sensibili a questo gravissimo prolema gli sarà possibile. Grazie di cuore".
questa stronzata della consulta giovanile ha proprio rotto i coglioni e mongelli, l'assessore pulcinella, la smetta di riempirci le palle con questa storia, ma non ha proprio nietne di meglio da dire questo fannullone
bravo Luciano, hai fatto bene a dargli una bastonata a quell'ipocrita di mongelli, somaro e arrogante. Vrede di essere il tuttologo della situazione. Speriamo che alle prossime comunali lo spediscono alla casa a fare il call center....
Finora gli unici spediti a casa a fare i Web-master sono stati Pierino e la sua banda!
Fino a prova contraria, chi NON sta sul comune può anche stare a casa a fare il WEB MASTER... QUESTO NON E' UN PROBLEMA... la nostra è una società libera!
Il problema nasce quando CHI DEVE STARE SUL COMUNE rimane a casa a fare il WEB MASTER ed a sparare CAZZATE a RAFFICA!
Il disco rotto dell'assessore Mongelli è frutto della sua idea di propaganda. Se non si parla di Consulta o di Carnevale chi sentirebbe nominare il Mongelli? Ed allora vai con le cavolate su blog o manifesti da parte del solito anonimo che difende lui ed i suoi organismi.
Luciano va avanti e di lui non ti curar.
Gaetano detto Nino.
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