venerdì 11 gennaio 2008

Presidenziali USA 2008: i candidati alle primarie / I REPUBBLICANI


Ha 63 anni è cattolico, avvocato, procuratore, uomo d'affari e consulente. Dal 1994 al 2001 è stato sindaco di New York, proprio nel 2001 il Times lo ha incoronato uomo dell'anno all'indomani degli attacchi dell'11 settembre. In quell'occasione Giuliani incarnò la voglia di riscatto di un'America ferita. Ha diretto il Dipartimento di polizia di New York e si è distinto per le indagini contro le aziende che avevano collegamenti con la mafia, è stato procuratore federale del distretto sud della città e ha trattato con particolare fermezza tutti i reati anche quelli minori. Da sindaco ha fatto della sicurezza e della lotta alla criminalità il proprio manifesto politico. Assieme al commissario Bill Bratton del Dipartimento di polizia applicò la cosiddetta Teorie delle finestre rotte elaborata dai criminologi Wilson e Kelling, un sistema, ai più conosciuto come Tolleranza zero, che prevede forti e capillari azioni repressive nei confronti della criminalità diffusa e che ha portato, durante il suo mandato, al crollo dei reati commessi nella Grande Mela. Nel 2000 dovette ritirarsi dalla corsa per il Senato dopo aver scoperto di essere affetto da un tumore. Conservatore liberale, non è contrario all'aborto, si dichiara favorevole al riconoscimento delle coppie di fatto comprese quelle omosessuali e alla ricerca sulle cellule staminali embrionali. Queste sue posizioni lo rendono poco popolare nella componente religiosa di destra del suo partito. Nella corsa per le presidenziali 2008 Giuliani non è ancora uscito allo scoperto. Di fatto non ha corso nelle primarie in Iowa (3,5%) e in New Hampshire è giunto quarto con il 9% dei consensi. La sua campagna elettorale inizierà il 29 gennaio con le primarie in Florida.

Ha 52 anni, è battista e uomo d'affari. Già governatore dell'Arkansas, rappresenta gli ideali della destra religiosa, antiabortista e contro il riconoscimento delle coppie di fatto, ha messo al centro della sua campagna elettorale la crisi economica e la lotta alla povertà. Da ex obeso si batte contro le cattive abitudini alimentari ed è un ambientalista moderato. La discesa in campo di Huckabee ha scompaginato i piani di Romney e del gruppo dirigente repubblicano che aveva cominciato convogliare verso l'ex governatore del Massachussets il consenso dei cristiani. Quella tra Huckabee e Romney è anche una “guerra” religiosa, infatti la Chiesa Battista, di cui Huckabee è stato per molto tempo pastore, è in lotta con la Chiesa dei mormoni, religione a cui appartiene Romney, accusata di fare proselitismo nei propri territori. La campagna elettorale povera, basata sul porta a porta e che può contare su una fitta rete di fedeli, ha portato finora ad Huckabee buoni risultati (è arrivato primo in Iowa con il 34,3% e terzo in New Hampshire con il 12%) ma non il consenso dei leader repubblicani che, è facile immaginare, osteggiaranno l'ipotesi di un presidente-pastore.

Ha 59 anni è battista, avvocato e membro della Camera dei rappresentanti eletto in California. Veterano del Vietnam e presidente della commissione Forze armate della Camera, si definisce un vero conservatore. Si è espresso a favore della pena di morte, dell'intervento in Iraq e di una politica aggressiva nei confronti dei pericoli rappresentati dall'espansione dell'atomica iraniana. Nelle consultazioni repubblicane in Wyoming è arrivato sorprendentemente terzo con l'8% dei consensi guadagnando un delegato ai caucus, gli scarsi risultati in Iowa e in New Hampshire ne fanno un candidato minore. Nonostante tutto Hunter continua la sua corsa.



Ha 57 anni è cattolico, diplomatico, autore e conduttore televisivo. E' stato candidato alle primarie repubblicane per le presidenziali nel 1996 e nel 2000 e ha cercato di essere eletto in Senato nel 1988, nel 1992 e nel 2004. Fu nominato ambasciatore per gli Stati Uniti nel Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite durante il mandato del Presidente Reagan. Appartiene alla destra tradizionalista, è a favore dell'insegnamento della religone nelle scuole, contro l'aborto e la comunità omosessuale in sé. Ha criticato duramente Giuliani e Romney per le loro aperture su queste tematiche. I risultati ottenuti finora sono irrilevanti.



Ha 71 anni, è battista, ex ufficiale dell'esercito e senatore in carica dell'Arizona. Durante la guerra in Vietnam fu catturato a seguito dell'abbattimento dell'aereo che pilotava e rimase prigioniero per 5 anni e mezzo. Questa è la seconda campagna per le primarie che McCain vive da protagonista, nel 2000 arrivò dietro George W. Bush. Conservatore moderato, si è espresso a favore della guerra in Iraq pur criticando alcuni aspetti della sua gestione. Contro l'immigrazione clandestina e l'uso della tortura, si è detto favorevole al riconoscimento dei matrimoni omosessuali. Vorrebbe che gli Stati Uniti adottassero una politica ambientale più efficace, ha difeso la riforma del finanziamento elettorale. In Iowa è giunto terzo con il 13% circa, in New Hampshire ha staccato notevolmente tutti i suoi avversari attestandosi attorno al 37%. Nell'ancora incerta partita delle primarie repubblicane McCain ha tutte le carte in regola per giocare un ruolo di primo piano.

Ha 72 anni, è battista, medico ginecologo e membro della Camera dei rappresentanti eletto in Texas. E' stato candidato alle presidenziali del 1988 per il Partito Libertario. Le posizioni di Paul si rifanno al right libertarianism, coniuga quindi posizioni liberali estreme (totale libero mercato, bassa o nulla tassazione, cancellazione di ogni assistenzialismo, globalizzazione economica) all'isolazionismo in politica estera che comporterebbe, oltre che il ritiro delle truppe statunitensi da tutti i teatri di guerra in cui sono impegnate, l'uscita degli USA da ONU, NATO e WTO. E' contro l'aborto e la pena di morte, a favore della legalizzazione delle droghe leggere e della lotta all'immigrazione clandestina. Ha raggiunto il 10% dei voti nelle primarie in Iowa, l'8% in New Hampshire. E' uno dei candidati più popolari in internet.

Ha 60 anni, è mormone e banchiere. E' stato governatore del Massachussets, roccaforte democratica, e responsabile dell'organizzazione delle Olimpiadi invernali di Salt Lake City nel 2002. Ha ricoperto il ruolo di amministratore delegato in Bain & Company. Esponente dell'ala sociale dei conservatori, è il candidato più vicino alla Casa bianca e all'establishment repubblicano. Ha molti punti in comune con la storia personale di George W. Bush e con le sue idee, in particolare a riguardo della gestione del conflitto in Iraq e della politica fiscale. Nonostante il culto mormone, a cui appartiene, suscita avversione negli evangelici, Romney ha saputo conquistarsi la fiducia e il sostegno di alcuni leader cristiani promettendo che il suo credo non avrà influenza sul suo eventuale futuro da presidente. Le performance di Romney finora sono state del tutto soddisfacenti, in Iowa e New Hampshire si è piazzato secondo rispettivamente con il 25,3 e il 32%. Nelle consultazioni repubblicane in Wyoming ha trionfato con il 67% dei consensi. Tra i repubblicani è senza dubbio in pole position per la corsa alla presidenza.

Ha 65 anni, è cristiano, avvocato, attore e lobbista. E' stato senatore del Tennessee e componente della commissione sul Watergate. Conservatore liberale, è favorevole al taglio delle imposte, antiabortista e contrario al controllo sulle armi. E' il più reaganiano di tutti e non solo per i suoi trascorsi da attore. Molti osservatori gli attribuiscono la capacità di saper parlare alla base repubblicana e di smuovere l'elettorato deluso. Ha particolare successo in rete. I risultati ottenuti finora lo hanno visto secondo in Wyoming con il 25% e terzo in Iowa a poco più del 13%. Meno lusinghiero il consenso ottenuto in New Hampshire.

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