lunedì 8 ottobre 2007

La vera missione dei Circoli della Libertà

Spente le luci del padiglione 8 della Nuova Fiera di Roma, tornati a casa tutti i sette - ottomila che hanno partecipato all’appuntamento, caduto anche l’ultimo dei coriandoli, è il momento di fare alcune riflessioni su quello che è successo sabato scorso al primo meeting nazionale dei Circoli della Libertà di Michela Vittoria Brambilla e sulla vera missione che hanno da compiere dopo il loro ufficiale “debutto in società”. Intanto registro con soddisfazione l’elemento innovativo dell’apertura alla blogosfera, la sala stampa dell’evento infatti non ospitava solo i giornalisti ma anche i blogger che si fossero accreditati attraverso Tocqueville, proprio come nelle convention americane.
La stampa ufficiale si è limitata a guardare al meeting come ad una colorata cornice nella quale la Brambilla non ha rinunciato a togliersi qualche sassolino dalla scarpa quando ha detto «Non siamo affatto un esercito di fantasmi come qualcuno vorrebbe far credere, siamo una grande forza, che nessuno potrà più fermare», e nella quale Berlusconi, dopo aver esortato i Circoli a dotarsi di un programma sostenuto per poter continuare ad esistere e ad essere davvero difensori della libertà, ha promesso loro quote importanti di candidature alle prossime politiche che giura imminenti e alle quali si può andare anche con la legge elettorale vigente. La Brambilla sembra essere condannata a questo tipo di trattamento: grande clamore e rilievo ma quasi mai per i contenuti strettamente politici che i Circoli della libertà hanno da offrire.
Parto da un dato, i Circoli hanno 5.000 sedi in tutto il Paese e puntano ad una strutturazione sempre più capillare sul territorio. La TV e il Giornale della libertà rappresentano un importante catalizzatore del malcontento e dei problemi dei cittadini ai quali si cerca di dare una risposta politica. Un apparato in crescita che è nato e si è sviluppato in un anno circa e con il quale la politica partitica deve inevitabilmente confrontarsi magari abbandonando la freddezza, la supponenza se non l’aperta irritazione con cui lo ha fatto quest’estate ai tempi della registrazione dal notaio del simbolo del Partito della Libertà.
Se sul piano del marketing politico i Circoli della libertà hanno il compito di attrarre l’area dell’astensionismo di centro-destra per recuperare i delusi dai partiti, questo è possibile solo se vi sono delle idee forti che portino i cittadini ad una partecipazione non mediata alla politica. E queste idee forti ci sono eccome, innanzitutto l’esaltazione della meritocrazia, l’abbattimento dei costi della politica, la lotta all’immigrazione clandestina e la questione sicurezza, le riforme istituzionali con cui realizzare una maggiore stabilità di governo, le liberalizzazioni, le politiche per la famiglia, lo snellimento della pubblica amministrazione. Si potrà obiettare, come si è fatto da più parti, che queste istanze mancano di originalità, che tutte sono da tempo nel programma del centro-destra passato e futuro. Il punto è proprio questo. I Circoli della libertà sono idealmente figli della manifestazione del 2 dicembre dell’anno scorso che mise i leader della CdL di fronte allo straordinario fenomeno di una unità della base già realizzata a fronte di un partito unitario di cui si discute con incertezza. Avendo questo imprinting, lo dico brutalmente, i Circoli sono dispensati dall’avere idee originali, le loro idee sono quelle del centro-destra, essi hanno una missione diversa: attraverso la spinta propulsiva che viene dalla base, anche dal suo malcontento, hanno il compito di dare maggiore concretezza e maggiore pragmatismo all’azione politica su due fronti: nel merito, su quello delle idee e dei programmi, metodologicamente sul fronte della costruzione del partito unitario del centro-destra per cui non basta la pure importante azione delle Fondazioni Craxi, Liberal e Farefuturo che sembra però al momento troppo verticistica e autoreferenziale. Quella parte del centro-destra che non si è ancora accorta del potenziale che i Circoli della libertà rappresentano dovrebbe porvi maggiore attenzione ed evitare di incorrere in un errore simile a quello di chi nel 1994 definì Forza Italia “Partito di plastica” convinto che sarebbe durata lo spazio di un mattino…

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Gentile autore,

ti comunichiamo che il tuo post, ritenuto particolarmente valido dalla nostra redazione, è segnalato nella homepage della Tv della Libertà, all'interno della sezione dedicata alla blogosfera.

Il fine è quello di segnalare ai nostri lettori i contenuti più validi rintracciati nella blogosfera, soprattutto sugli argomenti che saranno oggetto delle nostre inchieste.

Nel caso tu fossi contrario a questa iniziativa, ti preghiamo di segnalarcelo via e-mail a questo indirizzo chiedendo la rimozione del tuo post. Provvederemo immediatamente.

Distinti saluti,

La Redazione-web della Tv della Libertà.
web@latvdellaliberta.it

Anonimo ha detto...

Se la tv della libertà cerca contenuti validi in questo blog, sta proprio messa male!

Anonimo ha detto...

...se un anonimo lascia un commento come quello sopra e non ha il coraggio di rivelarsi sta proprio frecato!

Anonimo ha detto...

gli anonimi che insultano a casaccio sono zecche fastidiose, ma purtroppo insite nel fantastico mezzo della blogosfera.

Mi è piaciuto molto questo post. Condivido i punti del "programma", condivido la loro scarsa originalità, condivido che non me ne frega un accidente della loro scarsa originalità: sono cose da fare, da fare subito, da fare politicamente.

Mi rammarico per il fallimento della riforma costituzionale dell'anno scorso. E mi rammarico ancora di più perché a tutt'oggi la gente non ha ancora capito quanto fosse importante (grazie ai media che l'hanno prima demonizzata e poi dimenticata).

vincenzillo.splinder.com

Anonimo ha detto...

BENZINA A METÀ PREZZO?DIAMOCI DA FARE... SIAMO VENUTI A SAPERE DI UN'AZIONE COMUNE PER ESERCITARE IL NOSTROPOTERE NEI CONFRONTI DELLE COMPAGNIE PETROLIFERE. SI SENTE DIRE CHE LA BENZINA AUMENTERÀ ANCORA FINO A 1.50 EURO ALLITRO. UNITI POSSIAMO FAR ABBASSARE IL PREZZO MUOVENDOCI INSIEME, IN MODOINTELLIGENTE E SOLIDALE. ECCO COME.... LA PAROLA D'ORDINE È "COLPIRE IL PORTAFOGLIO DELLE COMPAGNIESENZALEDERCI DA SOLI". POSTA L'IDEA CHE NON COMPRARE LA BENZINA IN UN DETERMINATO GIORNO HAFATTO RIDERE LE COMPAGNIE (SANNO BENISSIMO CHE, PER NOI,SI TRATTASOLODI UN PIENO DIFFERITO, PERCHÉ ALLA FINE NE ABBIAMO BISOGNO!), C'È UNSISTEMA CHE INVECELI FARÀ RIDERE POCHISSIMO,PURCHÉ SI AGISCA IN TANTI. PETROLIERI E L'OPEC CI HANNO CONDIZIONATI A CREDERE CHE UN PREZZOCHEVARIA DA 0,95 E 1 EURO AL LITRO SIA UN BUON PREZZO, MA NOI POSSIAMOFARLORO SCOPRIRE CHE UN PREZZO RAGIONEVOLE ANCHE PER LORO È CIRCA LAMETÀ. I CONSUMATORI POSSONO INCIDERE MOLTISSIMO SULLE POLITICHE DELLEAZIENDE: BISOGNA USARE IL POTERE CHE ABBIAMO. LA PROPOSTA È CHE DA QUI ALLA FINE DELL'ANNO NON SI COMPRI PIÙBENZINADALLE 2 PIÙ GROSSE COMPAGNIE, SHELL ED ESSO, CHE PERALTRO ORMAIFORMANOUN'UNICA COMPAGNIA. SE NON VENDERANNO PIÙ BENZINA (O NE VENDERANNO MOLTA MENO), SARANNOOBBLIGATE A CALARE I PREZZI. SE QUESTE DUE COMPAGNIE CALERANNO I PREZZI, LE ALTRE DOVRANNO PERFORZA ADEGUARSI. PER FARCELA, PERÒ DOBBIAMO ESSERE MILIONI DI NON-CLIENTI DI ESSO ESHELL, IN TUTTO IL MONDO. QUESTO MESSAGGIO PROVIENE DALLA FRANCIA, È STATO INVIATO AD UNATRENTINA DI PERSONE; SE CIASCUNA DIQUESTE ADERISCE E A SUA VOLTA LO TRASMETTE A, DICIAMO, UNA DECINA DIAMICI, SIAMO A TRECENTO. SE QUESTI FANNO ALTRETTANTO, SIAMO A TREMILA, E COSÌVIA.................. DI QUESTO PASSO, QUANDO QUESTO MESSAGGIO SARÀ ARRIVATO ALLA"SETTIMAGENERAZIONE", AVREMO RAGGIUNTO E INFORMATO 30 MILIONI DICONSUMATORI! INVIATE QUESTO MESSAGGIO A DIECI PERSONE CHIEDENDO LORO DI FAREALTRETTANTO. SE TUTTI SONO ABBASTANZA VELOCI NELL'AGIRE, POTREMMO SENSIBILIZZARECIRCA TRECENTO MILIONI DI PERSONE IN OTTO GIORNI! E' CERTO CHE,AD AGIRE COSÌ, NON ABBIAMO NIENTE DA PERDERE, NON VI PARE? CHI SE NE FREGA PER UN PO' DI BOLLINI E REGALI E BAGGIANATE CHE CIVINCOLANO A QUESTE COMPAGNIE. CORAGGIO, DIAMOCI DA FARE!!!