lunedì 24 settembre 2007

Da Decidere.net un antidoto all’antipolitica e a Prodi

Per gli organizzatori erano circa duemila, per la Questura mille, per Marco Pannella tra i cento e i duecento i giovani che si sono dati appuntamento sabato scorso a Piazza del Pantheon a Roma convocati da Daniele Capezzone, dissidente dei Radicali italiani e promotore del network Decidere.net, per marciare per la propria pensione e per avversare la controriforma siglata a luglio da Governo e sindacati.
L’argomento è molto serio e spiace che la grande informazione abbia ignorato evento e contenuti. L’Italia è l’unico paese che, a fronte di un sempre più sensibile aumento dell’età media, abbassa l’età pensionabile sotto il diktat del sindacato e della sinistra massimalista. Il costo di questa operazione è di 10 miliardi (tanto quanto la manovra finanziaria che il Governo ha in animo di varare) di cui 3,6 saranno pagati dai lavoratori flessibili con un aumento dei contributi previdenziali a loro carico fino al 26,5% tutto questo perché un 58 enne, che ha di fronte a sé un terzo della vita, possa andare in pensione e poi comodamente cercarsi un lavoro in nero…
Alla manifestazione, trasversale, come nello spirito fondante di Decidere.net, hanno aderito molte sigle del mondo liberale del centro-destra da Forza Italia Giovani ai Riformatori liberali, dai Circoli Giovani al PLI, da Tocqueville al think tank Istituto Bruno Leoni.
Decidere.net è nato nel luglio scorso dopo lo strappo tra i Radicali italiani e il loro ex-segretario Daniele Capezzone. Il manifesto fondativo di questo network è costituito dai 13 cantieri per una per una politica ad alta velocità che prevedono l’introduzione della flat tax, la tassa piatta al 20%, riforme istituzionali in senso federalista e presidenzialista, semplificazione burocratica per l’apertura di nuove imprese, potenziamento delle privatizzazioni, riforma delle pensioni e ammortizzatori sociali: modello welfare to work, superamento degli ordini professionali. Insomma un vero programma ispirato al liberalismo economico su cui Capezzone tenta di far convergere consensi bipartisan.
In giorni nei quali Grillo imperversa e sembra essere l’unico argomento del dibattito politico, ricordarsi che esistono iniziative come quella di Decidere.net è confortante. Se il mezzo con cui la contraddittoria antipolitica di Grillo e la politica volitiva di Capezzone è lo stesso, la rete, nel metodo e nel merito la differenza è abissale. Se la piazza del V-day è urlante e demagogicamente distruttiva, quella di Capezzone non si limita alla lamentela ma, sommessamente, forse troppo sommessamente, lancia delle proposte serie e costruttive. Se Grillo si rifà alle posizioni antistoriche della sinistra comunista e fondamental-ambientalista, Decidere.net parla il linguaggio autenticamente riformatore dei liberali.
Tutto bellissimo ma…c’è un ma. Nonostante la manifestazione di sabato scorso sia evidentemente un atto di opposizione al governo Prodi, non va dimenticato che a portarcelo al governo, Prodi, ha contribuito lo stesso Daniele Capezzone che da segretario dei Radicali italiani decise di entrare nell’Unione e di sostenere la sua candidatura a premier commettendo un errore madornale. Furono allora facili profeti di come sarebbe andata a finire i vari Della Vedova, Calderisi, Taradash che invece si schierarono con la CdL.
Oggi le istanze liberali, liberiste e libertarie dei Radicali del defunto progetto della Rosa nel pugno restano un’illusione e mette malinconia vedere l’ottima Emma Bonino fare “la giapponese di Prodi”, fare finta di minacciare le dimissioni dal Governo proprio sulle pensioni per poi democristianamente ritirare quella minaccia perché Prodi gli garantiva lealtà e contentini come se non fosse ostaggio di Giordano e Diliberto che sono l’antitesi dei Radicali ma che nella coalizione di governo più pazza del mondo siedono insieme. Che tristezza.
Lo smarcamento estivo di Capezzone è stato un fatto positivo ma che non può rimanere nella vaghezza del bipartisan. La manifestazione di sabato ha visto fronteggiarsi due componenti animate da sentimenti opposti, quella del centro-destra pronta a farsi carico delle posizioni espresse da Decidere.net sulle pensioni e sul resto, e quella sparuta dei cosiddetti riformisti del centro-sinistra che era lì solo per protestare contro il governo che sostiene (non che sia una novità, ormai ci siamo abituati alla schizofrenia di forze politiche che sostengono il Governo in Parlamento per poi contestarlo in piazza) e perché le proprie istanze sono rimaste lettera morta. I 13 cantieri per una politica ad alta velocità sono e devono essere sempre con maggiore convinzione parte integrante del programma della CdL, Fabrizio Cicchitto, vice-coordinatore nazionale di Forza Italia, ha lanciato un ponte a Capezzone perché esca definitivamente dall’alveo dell’Unione e rimedi, almeno in parte, all’errore, ripeto, madornale di aver contribuito a portare al Governo Prodi, e vada ad accrescere la pattuglia liberale e liberista della CdL della quale si sente un tremendo bisogno.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sottoscrivo,del post,anche la punteggiatura:W LA LIBERTA'!
CONTRO L'ITALIETTA FASCIOCATTOCOMUNISTA,FINACASINAVELTRONA C'E' SOLO LA LIBERTA'!

gulliver.nemo ha detto...

Aiutiamo il popolo dei grillini (o grillisti che dir si voglia) a passare dalla protesta alla proposta! Non basta essere incazzati, bisogna anche essere impegnati! Diffondiamo le idee di Decidere.net! ... il liberalismo è contagioso ;-))