Caro Luciano,
non è sfuggita alla mia attenzione la nuova campagna del Pd, che su cartelloni grandi e piccoli comincia in alto con "NOI SIAMO EUROPEI" e termina in basso con "BERLUSCONI NO", ed in mezzo spazia tra diversi temi.
Siccome sto valutando la possibilità di accettare la candidatura a consigliere comunale nella lista del Popolo della Libertà di Toritto, mi chiedo e ti chiedo, volendo rientrare anch'io tra quelli che si ritengono europei, cosa posso fare? Magari iscrivermi al Pd?
Fuori dal riso amaro che genera questo tipo di biasimevole atteggiamento politico, penso, ed in questo sono in compagnia anche di alcuni intellettuali illuminati di sinistra, che finché la sinistra continuerà a tentare di delegittimare il proprio avversario, ad ascrivere a sè il ruolo di decidere chi può dire che cosa, ed in particolare, finché la sinistra si ostinerà a intraprendere delle guerre contro le persone, criminalizzandole, il centrodestra avrà gioco facile.
Se la sinistra abbandonasse le strumentali utopie, si occupasse del fare piuttosto che del manifestare, teorizzare, pontificare, criminalizzare, certamente crescerebbe, pur rimanendo una brutta copia del centrodestra.
Quindi, piuttosto che fossilizzarsi in posizioni fallimentari, per contribuire a costruire un Paese migliore, occorre che la sinistra faccia uno sforzo intellettuale e politico nel dire qualcosa di nuovo che non abbia già detto e fatto il centrodestra.
Camilla Pozzoni
Cara Camilla,
hai perfettamente ragione. Ti conviene iscriverti immediatamente al Pd se non vuoi che alla prima occasione utile qualcuno ti dia dell'australiana...
Condivido appieno quello che scrivi ma, converrai con me, che la campagna del Pd per le elezioni europee è perfettamente coerente con lo stile della sinistra che, a qualunque livello, ha sempre avuto la convinzione incrollabile di essere depositaria ultima della verità, di essere sempre migliore rispetto a chiunque altro (come dimenticare la vocetta di D'Alema che durante la campagna elettorale per le politiche del 2008 affermava: “Se votassero solo quelli che leggono i giornali, non ci sarebbe partita. Non parliamone se votassero solo quelli che leggono i libri. Ma siccome vige il suffragio universale, state attenti: è nella fascia meno acculturata che sfonda la destra.”). Una convinzione che questa volta ha portato quelli del Pd ad attribuirsi la qualifica esclusiva di Europei, nonostante il partito di Franceschini sia vittima dell'ennesima faida interna, proprio per via del mancato accordo sulla sua collocazione nel Parlamento di Strasburgo.
L'autoreferenzialità, la continua delegittimazione degli avversari, la siderale lontananza dal sentire del Paese li ha portati a subire le meritate sconfitte degli ultimi tempi.
Da questo punto di vista, a livello locale, con l'approssimarsi delle elezioni, succedono cose assai curiose. Se la sinistra, nell'improba fatica di farsi rieleggere, si affida a maldestre operazioni di maquillage che la facciano assomigliare, almeno nei simboli, alla destra. La sedicente destra, alleata con la sinistra, prende da quest'ultima, tutta intera, la voglia di dare lezioni e distribuire patenti. Ne è un esempio un commento anonimo, manco a dirlo, che è stato lasciato qualche giorno fa in calce ad un post di questo blog. Questo commento recita così: “che tu fossi presuntuoso, lo sapevo, ma che ti permetti di giudicare persone che per una vita sono appartenute ad un partito come A.N. fin dalla sua nascita, mi sembra troppo. Tu che non sai neanche cosa vuol dire destra, accontentati di Berlusconi, e lascia stare argomenti e temi più grandi di te. Lo so che non lo pubblicherai, mi basta solo che tu lo legga e poi corri a soffiarti il naso, bambino presuntuoso.” Tralasciando la mia presunzione e il fatto che io sono ben contento di Berlusconi (come chiunque si senta di centrodestra), secondo la lezione che ci viene impartita dall'anonimo, uno di destra, uno davvero di destra, non dovrebbe riconoscersi nel Popolo della Libertà come accade ovunque, ma allearsi con gli eredi del Partito comunista e sostenere lo stesso identico sindaco che ha guidato una coalizione di sinistra. Io non saprò che cosa vuol dire destra, tratterò pure cose più grandi di me, ma neanche lui mi sembra messo benissimo.
Come vedi, cara Camilla, la saccenza della sinistra di cui tu scrivi è altamente contagiosa. E' del Partito democratico che rivendica per sé l'esclusività di essere europei, è di quella pseudo destra nostrana che si allea con la sinistra e ne apprende così facilmente i tic e le abitudini, tanto da indurci a credere che non sia mai stata differente da essa.
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