martedì 26 gennaio 2010

Uno stop inaspettato

Dopo essere passato in vantaggio, il Bari subisce il recupero del Bologna e frena la sua galoppata trionfante


di Saverio Santoro

Sarà stata la stanchezza delle tre partite in 8 giorni, saranno state le vertigini dell'alta classifica, fatto sta che il Bari impatta a Bologna e deve probabilmente dire addio ai sogni europei.

Il Bologna, in campo con il 4-4-2, sceglie inizialmente Adailton al fianco di Di Vaio in attacco e Colombo al posto del portiere Viviano infortunato. Il Bari invece sceglie ancora una volta Koman sulla sinistra, mentre a centrocampo torna titolare Donati. La prima offensiva del Bari è al 8' con Alvarez che, servito da Barreto, viene anticipato in calcio d'angolo. Al 10' invece è il turno di Di Vaio che va al tiro dal limite ma Gillet è bravo a respingere e la difesa a liberare. Al 13' di nuovo pericoloso il Bari. Calcio d'angolo battuto da Donati, Colombo non esce e Almiron di testa mette la palla sul fondo. La partita però stenta a decollare, le squadre non si rendono mai pericolose, e lo 0-0 sembra il risultato più scontato per questo incontro. Al 35' si rifà vivo il Bari con Barreto ma il suo tiro è strozzato e termina lentamente tra le braccia di Colombo. Due minuti dopo risponde il Bologna con Di Vaio che si accentra dal limite dell'area e calcia verso la porta ma la palla si spegna al lato. Al 39' il Bari è inaspettatamente in vantaggio. Bello scambio al limite dell'area tra Meggiorini e Barreto con il brasiliano che calcia un destro imprendibile sotto la traversa e che rimbalza oltre la linea. Al 44' il Bari legittima il vantaggio, con una conclusione insidiosissima di Almiron con Colombo che è costretto alla deviazione in angolo. Finisce così il primo tempo con il Bari in vantaggio per 1-0.

Nella ripresa, dopo solo cinque minuti, Colomba effettua il cambio che sarà la svolta della gara, esce Vailani ed entra Gimenez. Al 54' l'argentino riporta subito il risultato in parità. Calcio d'angolo sul secondo palo e stacco imperioso da parte di Gimenez che con un colpo di testa spedisce la palla alle spalle di Gillet. Ventura cerca di dare fiato ai suoi con qualche cambio. Al 59' esce Barreto per far posto a Greco. Al 65' Meggiorini va di nuovo vicino al vantaggio con un colpo di testa che si spegne di poco alto sulla traversa. Al 70' ancora Gimenez davanti a Gillet ma questa volta è bravo l'estremo difensore belga a fermare l'avversario. Al 73' però ancora una volta Gimenez raddoppia per il Bologna sempre su azione da calcio d'angolo. Questa volta è Raggi che prima spizzica il pallone di testa verso il secondo palo, la palla sbatte sul legno e termina sulla coscia di Gimenez che la spinge in rete. Ventura prova a inserire Rivas e Gazzi al posto di Almiron e Koman. Colomba risponde con Mingazzini al posto di Adailton. Ma non succederà più nulla fino al termine della gara. Finisce 2-1 per il Bologna e i felsinei hanno la possibilità di allungare in classifica ripetto alla terzultima.

Battuta d'arresto forse fisiologica per il Bari dopo un campionato al di sopra di ogni aspettativa. Forse la stanchezza di un girone d'andata giocato a ritmi elevatissimi inizia a farsi sentire sulle gambe degli uomini di Ventura. Forse i sogni europei non sono ancora alla portata della squadra pugliese. A chiarire le idee servirà la prossima gara interna contro il Palermo, se il Bari sarà in grado di rialzare la testa, allora forse non tutto è perduto.

venerdì 22 gennaio 2010

E il Bari spaventa anche il Genoa...

Brutta gara finisce 1-1

di Saverio Santoro

Brutta gara quella di Marassi tra Bari e Genoa nel recupero della 17 giornata di Serie A. Le squadre, complice la stanchezza e un terreno di gioco in condizioni dissestate, danno vita ad una gara senza particolari emozioni. Soprattutto il Bari, passato subito in vantaggio, gioca una partita più improntata a difendere il risultato che ad attaccare. Il pareggio è quindi risultato inevitabile, ed anche il più giusto, visto l'andamento della gara.

Il Genoa recupera Sculli e scende in campo con il 3-4-3, Suazo unica punta centrale, Sculli e Mesto sulle fasce. Il Bari invece recupera Almiron dopo la squalifica e concede un turno di riposo a Donati. Al suo posto in campo Gazzi. Dopo solo 4 minuti il Bari è già in vantaggio. Calcio di punizione dal limite dell'area battuto da Parisi, la palla viene deviata dalla barriera e arriva al limite dell'area piccola di rigore dove Papastathoupoulos, cercando di allontanare la sfera, colpisce in pieno Barreto, che si ritrova così a segnare un gol a dir poco fortunoso. Forti le proteste del Genoa per una presunta deviazione di mano da parte del brasiliano. Le immagini non sembrano chiarire molto ma di certo se il tocco c'è stato, si può parlare di intervento involontario vista la distanza ravvicinata tra i due calciatori. All'11' Parisi, nel tentativo di anticipare Sculli con un colpo di testa, cade male per terra ed esce infortunato. Al suo posto entra Salvatore Masiello, in campo proprio dopo un lungo infortunio. Al 15' prima occasione per il Genoa con Milanetto che, a due passi da Gillet, si fa respingere il tiro. Il Bari in questo frangente riesce a controllare bene la gara concedendo poco al Genoa e riparte spesso in contropiede così come al 26' quando Almiron, dopo una lunga galoppata, serve Alvarez sulla destra. L'honduregno va al tiro col sinistro e la palla termina di poco alta. Due minuti dopo ci riprova il Genoa con un calcio di punizione battuto da Mesto ma la palla è centrale ed è bloccata da Gillet. Non succede più nulla nel primo tempo. Da registrare solo l'ingresso di Crespo nel recupero al posto dell'acciaccato Papastathopoulos.

Nella ripresa, dopo solo due minuti, occasionissima per Suazo che viene anticipato da Masiello a due passi da Gillet. Al 52' il Genoa pareggia. Calcio di punizione dal limite dell'area battuto da Milanetto con palla che, deviata dalla barriera, cambia direzione e termina alle spalle di Gillet. A questo punto il Genoa inizia a premere. Al 56' Gillet è miracoloso per ben due volte, prima sul destro a volo di Mesto e poi sul tap in di Suazo. I rossoblu attaccano e il Bari, forse per la stanchezza, non riesce a controbattere ma riesce a contenere le offensive avversarie che si rendono pericolosi solo al 71' con un palo colpito da Juric su calcio di punizione e con Suazo al 79' dopo un colpo di testa bloccato a terra da Gillet. Finisce così 1-1 e Bari che si porta a 29 punti in classifica.

Il periodo di forcing per il Bari non finisce qui e domenica si torna in campo a Bologna per un'altra delicata sfida contro i felsinei. Dopo questa gara il Bari forse avrà più chiare le sue idee e i suoi obiettivi.

domenica 17 gennaio 2010

Da mordersi le dita

In vantaggio di due reti, il Bari sciupa tutto e si fa riacciuffare dall'Inter

di Saverio Santoro

Una serata del genere i calciatori del Bari se la ricorderanno per molto tempo. Dopo aver dominato l'Inter capolista per ben 80 minuti (testuali parole di Ventura), al Bari rimane il rammarico di aver portato a casa solo un punto e di aver regalato il pareggio agli uomini di Mourinho per gli errori dovuti al timore di andare aldilà di un limite ancor non ben definito. Forse anche gli stessi calciatori si sono accorti di disputare un campionato che va oltre le aspettative di inizio stagione e questo porta inevitabilmente a far emergere i limiti di una società che non sa ancora quale strada scegliere.

Bari e Inter si ritrovano per la prima giornata del girone di ritorno davanti ad un San Nicola gremito. L'Inter in campo con Cordoba al posto di Santon sulla sinistra, mentre per il resto è la formazione annunciata. Il Bari invece sceglie Masiello per sostituire l'infortunato Ranocchia e mette Belmonte sulla destra. A centrocampo Gazzi sostituisce lo squalificato Almiron e Koman viene preferito sulla sinistra a Rivas. Pronti via e subito Inter pericolosa a causa di un retropassaggio azzardato di Belmonte su Bonucci, che tenta di spazzare ma serve inavvertitamente Balotelli, palla indietro sull'accorrente Sneijder che calcia la palla di poco al lato. Al 4' il Bari protesta per un calcio di rigore non concesso. Alvarez cade in area per la pressione di Cordoba, l'arbitro fa proseguire. La palla arriva sui piedi di Meggiorini che prova a servire Donati ma Lucio lo anticipa. Un minuto dopo ancora Barreto in avanti ritarda il tiro e allora tenta di servire Meggiorini. Cordoba chiude in affanno. Al 12' si rivede l'Inter con una discesa di Maicon sulla destra, passaggio per Pandev che prova una serie di dribbling ma viene chiuso in angolo. Al 14' occasionissima per il Bari. Lancio in avanti per Barreto, Julio Cesar sbaglia l'uscita e Barreto, sul filo della linea di fondo, lo anticipa con un pallonetto con palla verso il centro dell'area, Lucio anticipa Meggiorini con un colpo di testa a campanile, arriva dalle retrovie Koman che viene però contrastato (forse fallosamente) da Muntari. Un inizio al cardiopalma con azioni che si ripetono da una parte e dall'altra e squadre che si affrontano a viso aperto. Al 28' Alvarez, servito in area da Donati, si ritrova davanti a Julio Cesar, ma il suo tiro è centrale e permette al portiere brasiliano di chiudere lo specchio. Al 31' ancora l'estremo difensore nerazzurro protagonista con una parata difficile sul potente sinistro di Parisi. Il Bari sembra giocare meglio, anche perché l'Inter concede molto spazio a centrocampo. Fino al termine del primo tempo non ci sono però più occasioni da rete e l'arbitro manda le squadre negli spogliatoi dopo 3 minuti di recupero.

Nella ripresa, Bari subito pericoloso al 48'. Parisi calcia dalla distanza e, complice un rimpallo e un malinteso tra Julio Cesar e Lucio, la palla sta per arrivare sui piedi di Meggiorini che però alla fine è anticipato in angolo. Al 52' invece è Sneijder a rendersi pericoloso con un calcio di punizione battuto dal limite dell'area, con Gillet che è costretto alla deviazione in angolo. Sugli sviluppi del corner mischia in area con Milito e Cordoba che provano la conclusione, in entrambi i casi respinte. Al 58' Rosetti fischia un calcio di rigore per il Bari. Gazzi lancia Meggiorini in area, cross al centro fermato con un braccio da Samuel. Rosetti fischia il rigore a ammonisce l'argentino. Dal dischetto va Barreto che sigla l'1-0. Al 62' altro rigore fischiato per il Bari. Parisi salta Lucio che lo stende in area. Nuovo rigore e ammonizione per Lucio. Ancora una volta va Barreto che, per la seconda volta, spiazza Julio Cesar. Mourinho corre ai ripari inserendo Santon e Quaresma al posto di Samuel e Muntari. Ma il Bari è ancora in attacco e va vicino al 3-0 con Alvarez al 66' il cui tiro viene bloccato dal portiere interista. Al 69' l'Inter accorcia le distanze. Rosetti si frappone al passaggio di Gazzi verso Alvarez. Recupera palla Sneijder che serve Balotelli il cui tiro è rimpallato da Bonucci ma la palla termina sui piedi di Pandev che salta Gillet e batte in rete. Al 74' l'Inter acciuffa addirittura il pareggio. Donati sbaglia il passaggio a centrocampo e serve inavvertitamente Sneijder, palla per Pandev che entra in area e viene messo giù da Bonucci. Rosetti grazia il barese estraendo il giallo per un fallo che era sicuramente da espulsione. Dal dischetto va Milito che spiazza Gillet e riporta il risultato in parità. Ma le emozioni non finiscono qui perchè al 76' il Bari avrebbe l'occasione per riportarsi in vantaggio, ma Alvarez sciupa tutto sbagliando il controllo in area di rigore. A questo punto l'Inter, sulle ali dell'entusiasmo, potrebbe pensare di agguantare addirittura il vantaggio. Ventura invece prova nuovamente a riportare la sua squadra in vantaggio inserendo Rivas al posto di Koman e Kamata al posto di Alvarez, ma il risultato non cambierà fino al termine della gara. Finisce 2-2 e il Bari si rammarica per i punti persi per strada.

Neanche il tempo di rifiatare e si ritorna in campo già mercoledì a Genova per il recupero della 17 giornata di campionato contro il Genoa, che ricordiamo fu rinviata a causa dell'inagibilità dello stadio Ferraris.

A testa alta


Nonostante la sconfitta il Bari dimostra ancora una volta il suo valore

di Saverio Santoro

E' un risveglio strano quello dei tifosi del Bari che ieri hanno assistito alla gara con la Fiorentina. Già perché quella sconfitta proprio non va giù, non tanto per il risultato in se stesso (perdere 2-1 a Firenze ci sta per una squadra come il Bari), ma per come la stessa è maturata. Le occasioni capitate a Meggiorini e Alvarez, l'espulsione di Almiron e ancor più l'infortunio di Ranocchia (sospetta lesione parziale del crociato anteriore destro), sono tutti segnali che fanno intendere come per il Bari sia stata una giornata no, che lascerà il segno anche per le gare in avvenire.

La Fiorentina in campo con Jorgensen a centrocampo al posto di Vargas e Koldrup preferito in difesa a Dainelli. Nel Bari invece in campo gli stessi uomini della gara contro l'Udinese con Meggiorni che recupera dall'infortunio. La Fiorentina cerca subito di imporre il proprio gioco rendendosi pericoloso soprattutto con Mutu e Gilardino. Al 7' però la prima parata è di Frey che devia la palla in calcio d'angolo su un tiro di Almiron dalla destra dopo una cavalcata lunga 70 metri. Al 9' si vede anche Gillet che prima devia d'istinto un colpo di testa di Felipe e poi è pronto a deviare la ribattuta di Santana. Al 19' Santana approfitta di uno scivolone di Parisi e gli ruba palla. Crossa verso il primo palo ma Gilardino, contrastato efficacemente da Ranocchia, calcia al lato. Al 21' di nuovo pericoloso il Bari con Rivas che, dopo un azione di contropiede segnata da Barreto e Meggiorini, va al tiro-cross che non viene però raccolto da Alvarez e si spegne sul fondo. Due minuti dopo è sempre il Bari pericoloso, questa volta con Barreto che raccoglie un lancio in area da parte di Alvarez e va al tiro di prima intenzione con la palla che si spegne di poco al lato. Al 24' il Bari passa in vantaggio: calcio d'angolo battuto da Rivas, Ranocchia spizzica la palla di testa fornendo un assist per Barreto che ribadisce in rete con un altrettanto preciso colpo di testa. Il Franchi ammutolisce, mentre i tifosi del Bari iniziano a far festa. La Fiorentina però non si abbatte e inizia pian piano a macinare gioco. Al 30' Mutu colpisce di testa sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Gillet è bravo ad alzare la palla in calcio d'angolo. Al 36' è sempre Mutu di testa che va alla conclusione, dopo un cross perfetto di Santana, questa volta però non centra lo specchio della porta. Al terzo tentativo però il rumeno va a segno. E' il 37' quando da un cross dalla sinistra di Pasqual, Mutu, sempre di testa, colpisce a pochi metri dalla linea di porta rendendo vano l'intervento di Gillet. Al 41' ancora una volta Mutu che in versione assist man, serve palla a Gilardino il quale però spreca l'occasione colpendo male il pallone. Finisce così il primo tempo con il risultato in parità.

Nella ripresa squadre in campo con gli stessi uomini e inizio nuovamente scoppiettante. Al 48' Almiron batte una punizione dal limite, costringendo Frey alla deviazione coi pugni. Risponde al 48' Santana ma anche Gillet è bravo nel respingere. Nel proseguire dell'azione Ranocchia cade male per terra e rimane infortunato. Ventura lo fa uscire e al suo posto entra Belmonte. Al 51' grandissima occasione per Alvarez che calcia di destro dal limite dell'area ma Frey è strepitoso nella deviazione in angolo. Al 55' ancora grande occasione per il Bari, questa volta con Meggiorini che scaglia un siluro dalla trequarti con la palla che si stampa sul palo interno destro. Al 56' l'episodio chiave. Almiron, già ammonito, effettua un' entrata pericolosa su Jorgensen, l'arbitro estrae il secondo cartellino e manda l'argentino negli spogliatoi. Ventura corre ai ripari inserendo Gazzi al posto di Rivas. La Fiorentina, in vantaggio di un uomo cerca di attaccare con tutti i suoi effettivi, ma si espone al contropiede del Bari che non disdegna mai le sortite offensive, così come al 67' quando Barreto, entra in area, finta sul destro ed effettua un tiro a girare che si spegne di poco al lato. Ma non c'è tempo per rifiatare che, sul capovolgimento di fronte, Bonucci è costretto alla chiusura su Gilardino lanciato davanti alla porta. Al 69' la mossa decisiva di Prandelli che fa entrare Castillo al posto di Donadel, ed è proprio l'ex calciatore del Lecce che al 73' trova la rete del vantaggio. Destro dal limite dell'area di Montolivo che centra la traversa ma sulla ribattuta il più lesto di tutti è Castillo che batte a rete con Gillet ancora in terra. Strana reazione dell'argentino che non esulta ma versa lacrime mentre torna a centrocampo. Al 79' proprio Castillo viene espulso per un'entrata da dietro su Kamata. Il Bari, di nuovo in parità numerica, avrebbe la possibilità di ottenere il pareggio ma non crea più occasioni pericolose fino al termine della gara. Finisce così l'incontro con la Fiorentina che scavalca proprio i pugliesi in classifica.

Al danno della sconfitta si aggiunge la beffa di aver perso due calciatori fondamentali, Ranocchia e Almiron, per il prossimo incontro interno contro l'Inter. Se la diagnosi fosse confermata, per Ranocchia si prevede tra l'altro un lungo stop e un possibile intervento chirurgico.

Ma dove vuole arrivare?

Bari vittorioso per 2-0 in casa con l'Udinese. Ventura cambia obiettivo?

di Saverio Santoro

Il Bari non smette di stupire. Sebbene avesse di fronte un'Udinese priva del suo cannoniere principe, Di Natale, ha dimostrato ancora una volta di essere una squadra forse troppo sottovalutata ad inizio campionato, anche dalla stessa società, che si ritrova adesso a decidere se cambiare l'obiettivo della stagione in corso d'opera.

L'Udinese in campo con la formazione annunciata, il ballottaggio tra Isla e Lodi è vinto dal cileno. Il Bari invece non presenta alcuna novità, si teme solo nel riscaldamento prepartita per un risentimento muscolare al quadricipite destro per Almiron, che sarà però regolarmente in campo. Il Bari parte subito aggressivo, chiude gli spazi e tenta la ripartenza veloce. Al 5' i biancorossi sono già in vantaggio, Almiron anticipa Inler a centrocampo e serve Barreto sulla destra, si accentra e serve al centro area Meggiorini, che può solo depositare il pallone in rete. Subito in vantaggio, il Bari cerca di gestire la partita, lasciando pochi spunti all'Udinese. Al 13' D'Agostino mette una palla in area sugli sviluppi di un calcio di punizione. Gillet ci mette una mano e devia in calcio d'angolo. Al 15' ci prova Isla, ma il suo tiro diagonale è deviato in angolo. Al 16' Meggiorini, dolorante per una botta subita, cede il posto a Greco. L'Udinese non riesce a rendersi pericoloso a causa del possesso palla del Bari. Al 24' occasione per Lukovic che entra in area, si porta il pallone sul destro, ma spreca tutto con un pessimo cross sul secondo palo. Al 28' è invece D'Agostino che prova il tiro dalla distanza ma la palla termina alta. Al 33' ci prova il Bari in contropiede lanciato ancora una volta da uno straordinario Almiron che viaggia sulla fascia destra, tenta il cross per Barreto, che però è anticipato in calcio d'angolo. Al 35' Un calcio di punizione dal limite dell'area viene battuto centralmente da Almiron, rendendo facile la presa di Handanovic. Al 42' grandissima occasione per l'Udinese con Pepe che calcia una punizione dal limite, palla che termina direttamente all'incrocio dei pali con Gillet ormai battuto. E con questa occasione si chiude il primo tempo.

Nella ripresa le squadre scendono in campo con gli stessi uomini e la musica non cambia. L'Udinese non offre un bel gioco permettendo al Bari di gestire al meglio la gara. Bisogna attendere al 57' per iniziare a vedere i primi cambi, Ventura inserisce Kamata al posto di Rivas, De Biasi risponde con Corradi al posto di Isla. Ma le sostituzioni non sortiscono l'effetto sperato. Per l'Udinese sembra essere una giornata no e il colpo del ko arriva al 67' con Barreto che servito in profondità da Bonucci entra in area e batte Handanovic mettendo a segno il suo quinto gol in campionato. De Biasi cerca di giocare le ultime carte facendo entrare al 68' Lodi al posto di Sanchez e al 75' Cuadrado al posto di Basta. Nel frattempo però standing ovation per Almiron che esce per far posto a Gazzi. Fino al termine della gara non succede quasi più nulla, solo il tempo ad Handanovic per mettersi in mostra, deviando un tiro insidiosissimo di Barreto e a Gillet per deviare una conclusione ravvicinata di Pepe. Finisce così la partita e Bari che vola a 27 punti in classifica.

Neanche il tempo di godere per la vittoria che già il Bari è chiamato all'insidiosa trasferta sul campo della Fiorentina. Un altro banco di prova per la squadra di Ventura che affronta i toscani con gli stessi punti in classifica e con la tranquillità di una squadra che non ha nulla da perdere.

venerdì 18 dicembre 2009

Che spettacolo!

Magica notte al San Nicola. Bari batte Juve 3-1

di Saverio Santoro

Una notte del genere sicuramente i tifosi baresi non la scorderanno mai. Battere la vecchia signora in uno stadio gremito in ogni ordine di posto è il miglior regalo di natale che i ragazzi di Ventura potessero fare ai loro sostenitori. Sfatato finalmente il taboo del San Nicola tutto esaurito e sfatato anche il taboo dei calci di rigore di Barreto, finalmente in gol dagli undici metri dopo i tre errori precedenti.

La Juventus in campo col 4-4-2, Trezeguet al posto di Del Piero, mentre Tiago è al posto di Camoranesi. Il Bari invece recupera Rivas sulla fascia sinistra e schiera Diamoutene e Stellini al posto degli squalificati Ranocchia e Parisi. Parte subito forte il Bari che al 7' è già in vantaggio. Perde palla Molinaro che serve involontariamente Almiron il quale suggerisce palla a Meggiorini che, dopo un rimpallo vinto con Marchisio, batte a rete trovando la fortunosa deviazione di Legrottaglie che spiazza Buffon. La Juventus non ci sta e inizia ad attaccare. Al 11' è Trezeguet che di testa non inquadra lo specchio della porta. La Juventus pressa il Bari già dal limite dell'area, i biancorossi provano ad approfittarne con dei lanci lunghi ma finiscono spesso in fuorigioco poiché la linea difensiva bianconera è schierata quasi a centrocampo. Al 20' è proprio un difensore, Cannavaro, ad andare al tiro, ma la sua conclusione è debole e centrale, facilmente bloccata da Gillet. Al 23' si rende pericoloso ancora il Bari con un calcio di punizione sulla fascia destra battuto da Almiron, pallone tagliato al centro dove c'è Bonucci che di testa anticipa Buffon ma spedisce alto il pallone. Un minuto dopo però la Juve pareggia, azione personale di Diego che supera Masiello e va al tiro dal limite dell'area, Gillet respinge come può ma sulla ribattuta il più lesto è Trezeguet che colpisce a porta vuota. Galvanizzata dalla rete, la Juventus inizia a crederci. Al 25' Diego si intestardisce con il pallone tra i piedi e perde il tempo per la conclusione, la palla arriva sui piedi di Amauri che trova però questa volta pronto Gillet a bloccare la sfera. Due minuti dopo ci riprova Meggiorni che supera Cannavaro, sulla sinistra ma la sua conclusione termina al lato. La Juve cerca di fare il gioco ma spesso si espone alle ripartenze del Bari così come al 37' quando Rivas scappa via sulla sinistra e serva Meggiorini. Conclusione centrale, facile preda di Buffon. Al 41' bella manovra corale della Juventus che si conclude con il destro di Marchisio dal limite dell'area, ma la palla è calciata male e si spegne al lato. Al 43' rigore per il Bari. Barreto entra in area dalla sinistra e viene messo giù da Cannavaro, l'arbitro indica il dischetto ed è lo stesso Barreto che si incarica della conclusione. C'è tensione tra il pubblico che teme il terzo errore stagionale del furetto brasiliano, ma questa volta è bravo a spiazzare Buffon e a riportare il Bari in vantaggio. Si conclude così il primo tempo, con il Bari nuovamente in avanti.

Nella ripresa si ritorna in campo con le stesse formazioni del primo tempo. La Juve inizia a pressare e va vicino al pareggio al 51'. Diego prova prima la conclusione, ma la palla s'impenna e arriva sui piedi di Trezeguet che, davanti a Gillet, colpisce al volo ma è strepitoso il belga a chiudere sul primo palo. Al 59' ancora Trezeguet alla ricerca del gol. Prima ci prova con un colpo di testa poi, sul proseguire dell'azione, prova anche il tiro che Gillet blocca. Ventura inizia a cambiare qualcosa ed entrano in campo Greco e Kamata al posto di Barreto e Rivas. La Juventus invece sostituisce uno zoppicante Molinaro con Grosso. Al 67' Bari vicino al tris. Bella combinazione sulla sinistra tra Meggiorini e Kamata, quest'ultimo converge al centro e serve proprio lo stesso Meggiorini che colpisce di testa, ma Buffon riesce a bloccare. Due minuti dopo la Juventus guadagna un calcio di rigore. Grosso salta Masiello sulla sinistra ed entra in area, Almiron in scivolata su di lui lo stende e l'arbitro fischia il fallo. Dal dischetto va Diego che però calcia alle stelle. A questo punto il Bari capisce che per la Juve non è giornata e cerca di gestire al meglio il vantaggio, cercando anche di colpire in contropiede. Ma il colpo del ko arriva al 80' sugli sviluppi di un calcio d'angolo, la palla arriva ad Almiron che con una rasoiata di destro, insacca la rete all'angolino basso. L'argentino non esulta per rispetto della sua ex squadra. Ferrara prova il tutto per tutto e inserisce Giovinco al posto dell'infortunato Camoranesi ma non ha fatto i conti con uno strepitoso Gillet. AlL'82' blocca un tiro velenosissimo di Poulsen, Al 87' anticipa Amauri servito al centro dopo una straordinaria azione di Giovinco e al 90' respinge una conclusione di destro dello stesso Giovinco. Cinque minuti di recupero non bastano alla Juve per recuperare. L'arbitro fischia così la fine regalando al Bari una vittoria sulla Juve che non arrivava da 17 anni.

Non si fa in tempo a finire di festeggiare che già bisogna pensare alla prossima importantissima sfida di domenica 20 Dicembre contro il Genoa. Trasferta vietata ai tifosi baresi come in occasione delle partite contro Palermo e Napoli. 

mercoledì 9 dicembre 2009

Era quasi fatta e...invece

Un grande Quagliarella stende un Bari troppo distratto in difesa

di Saverio Santoro

Un saliscendi di emozioni così è da far patire i deboli di cuore. Napoli-Bari, il derby del sud, più scoppiettante di così non poteva essere. Alla fine però è stata la compagine azzurra ad avere la meglio tra le polemiche, giuste e non, e con un pizzico di rammarico per i troppi errori difensivi.

Il Napoli recupera in extremis De Sanctis tra i pali e si schiera con il suo classico 3-5-2 con Lavezzi lasciato inizialmente in panchina sostituito da Denis. Ventura invece mette in campo la formazione annunciata. L'unico ballottaggio è a favore di Koman che viene preferito inizialmente ad Antonelli.

Il Napoli parte subito in attacco, Maggio mette in crisi la fascia sinistra del Bari e al 6' viene subito ammonito Parisi. Questo cartellino sarà decisivo più avanti. Il primo tiro è ad opera di Koman al 9', ma la conclusione termina alla destra di De Sanctis. Risponde subito il Napoli al 12' con un'azione dalla destra di Maggio che mette al centro per Quagliarella, stop e girata di destro con palla che termina di poco al lato. Un minuto dopo è lo stesso Maggio che controlla in area un lancio strepitoso di Gargano ma il suo tiro è debole e permette a Gillet di bloccare la sfera. Al 20' il Bari cerca di farsi vivo dalle parti di De Sanctis, Barreto cerca lo scambio con Meggiorini ma Cannavaro ferma tutto. Ci sono molti capovolgimenti di fronte ma le occasioni da rete scarseggiano, solo Quagliarella al 34' ci prova da venti metri, ma il suo tiro è bloccato da Gillet. Al 42' invece la combinano grossa Gillet e Bonucci. L'estremo difensore belga, nel battere la rimessa dal fondo, serve al limite dell'area Bonucci il quale, pressato da Hamsik, perde palla e permette allo slovacco di entrare in area, servire al centro Quagliarella che, tradito dal rimbalzo e dal disturbo di Almiron, batte centralmente consentendo a Ranocchia di sostituirsi al portiere e di ribattere sulla linea di porta. Su questa occasione finisce il primo tempo con il risultato ancora fermo sullo 0-0,

Nella ripresa le squadre entrano in campo con gli stessi titolari. E solo dopo due minuti il Bari va in vantaggio. Lancio di 50 metri di Bonucci a tagliare la difesa e a servire Barreto che, con uno splendido pallonetto, supera De Sanctis in uscita. Passano solo sette minuti e il Napoli pareggia. Cross in area di Gargano per Quagliarella lasciato colpevolmente solo al centro dell'area da Ranocchia. Colpo di testa dell'ex attaccante dell'Udinese e palla che termina in rete. Un minuto dopo ancora Quagliarella lanciato in area da Lavezzi, batte di destro e colpisce l'esterno della rete dando solo l'illusione del gol. Al 56' Mazzarri lancia nella mischia anche Lavezzi al posto di Pazienza ma al 62' arriva il raddoppio del Bari. Alvarez con un gioco di prestigio salta Gargano sulla destra e serve la palla sulla testa di Barreto che colpisce verso la porta di De Sanctis il quale è bravo a respingere ma non può nulla sul tap in vincente di Ranocchia. Due minuti dopo il Bari resta in dieci. Parisi trattiene sulla destra Maggio e Romeo estrae il secondo cartellino giallo per il barese, con la conseguente espulsione. Ventura corre ai ripari inserendo Stellini al posto di Barreto, mentre Mazzarri inserisce Cigarini al posto di Gargano. Al 71' arriva il nuovo pareggio per il Napoli. Show sul lato corto sinistro dell'area di rigore di Quagliarella che salta Masiello e serve il cross al centro per Maggio che, lasciato solo, colpisce di testa e insacca alle spalle di Gillet. Questa volta è Stellini che, in netto ritardo, non fa in tempo a chiudere sul centrocampista azzurro. A questo punto il Napoli, con un uomo in più, si prodiga nel forcing finale. Al 75' ancora Maggio, su sponda di Denis, sporca la conclusione e non colpisce lo specchio della porta. Al 76' Ventura inserisce Kamata al posto di Meggiorini per sfruttare la velocità del franco-angolano. All' 86' Hamsik colpisce il pallone col destro ma la palla termina di poco al lato sulla destra. Un minuto dopo il Napoli passa in vantaggio. Lavezzi dalla sinistra effettua un taglio in area per Quagliarella che anticipa Bonucci e, con un colpo di sinistro, supera Gillet facendo terminare il pallone lentamente in rete. Scoppia il San Paolo che finalmente ritrova il goleador di casa. Il Bari è sulle gambe e al 90' perde anche Ranocchia espulso per un entrata in ritardo su Lavezzi. Il fallo ci sta tutto ma l'espulsione sembra essere troppo visto che l'intervento è sembrato plateale solo perchè Ranocchia incespica sulle sue stesse gambe nell'entrare in scivolata. Finisce così la partita con il Napoli che per ben due volte riesce a recuperare il risultato e, alla fine, a vincere la partita.

Aldilà delle polemiche suscitate dalle decisioni arbitrali, quest'oggi qualcosa non è andata in fase difensiva. Quella che era finora considerata la migliore difesa del campionato, nelle ultime giornate non si sta dimostrando più all'altezza di tale fama e anche la partita di oggi lo ha dimostrato. La prima e la seconda rete sono il frutto di una mancanza di attenzione nella marcatura sulle palle alte e, avendo una delle difese più alte del campionato, questo risulta essere molto strano.

Continua ora il ciclo di partite terribili del Bari, che sabato prossimo alle 20.45, affronterà in casa la Juventus. Si prevede il tutto esaurito per una partita che, come al solito, richiama l'attenzione della gente stuzzicata dall'idea di vedere una grande al San Nicola.

martedì 1 dicembre 2009

Il giusto riscatto

Vittoria per 2-1 in recupero sul Siena. Il Bari si riscatta dopo la batosta di Roma

di Saverio Santoro

Ancora una volta è arrivata la prova d'orgoglio di questa squadra che, mai come quest'anno non finisce di stupire. Dopo la sconfitta di Roma (netta, ma che ci sta nell'economia di una squadra che lotta per non retrocedere), al Bari capita subito l'occasione per riscattarsi, contro una squadra come il Siena, ultima in classifica e in piena crisi di risultati. La forza di volontà mostrata nel finale, la grinta messa in campo per raggiungere il gol vittoria hanno evidenziato come la forza di questa squadra sia nel gruppo e nella capacità di saper affrontare il momento di difficoltà attraversato dagli attaccanti rendendo loro meno pesanti gli errori sotto porta

Il Siena scende in campo con un 4-5-1, in difesa Terzi è preferito a Ficagna, mentre in attacco vi è il solo Maccarone, supportato alle spalle da Ghezzal. Nel Bari invece ritorna sulla fascia destra Alvarez, mentre a sinistra fa il suo esordio dal primo minuto Koman. Al 3' il Siena è già in vantaggio. Cross a centro area di Jarolim e Vergassola anticipa tutti depositando il pallone in rete. Il Siena sembra più in palla e va al tiro per ben due volte al 13' con Genevier e al 14' con Maccarone ma, in entrambe le occasioni, la sfera non centra lo specchio della porta. Al 21' ancora Siena in attacco e ancora con Maccarone, ma il suo tiro termina al lato alla destra della porta difesa da Gillet. Il Bari si vede solo al 31' con un colpo di testa di Almiron dal centro dell'area di rigore, facilmente parato da Curci. Al 35' la prima occasione per Barreto, che servito in area da Koman, batte a rete centralmente, permettendo a Curci di bloccare la palla. Ma la partita non decolla e si spegne lentamente fino alla fine del primo tempo.

Nella ripresa, squadre in campo con gli stessi uomini che hanno concluso i primi 45 minuti. Al 49' ancora Siena pericoloso con Vergassola che, servito da Ghezzal, batte di sinistro con palla indirizzata all'angolino basso, ma è bravo Gillet a deviare in angolo. Al 56' ci riprova Barreto, ma il colpo di testa non è il suo forte e la palla termina alla sinistra della porta difesa da Curci. Un minuto dopo ci prova anche Meggiorini con un tiro di destro, ma questa volta è Curci a negare la rete. A questo punto Ventura cerca di cambiare le carte in gioco inserendo Kamata al posto di Alvarez. Al 76' si rivede il Siena con Ghezzal che ci prova con un tiro di destro da fuori area che viene bloccato da Gillet. Al 78' Ventura sostituisce un inconsistente Barreto con Greco e un minuto dopo arriva il pareggio del Bari ad opera di Andrea Masiello che, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, raccoglie palla dal limite dell'area e lascia partire un tiro di sinistro che centra l'angolino basso, superando l'incolpevole Curci. Raggiunto il pareggio, il Bari incomincia a premere alla ricerca dei tre punti. Al 82' Almiron ci prova su calcio di punizione, ma la palla termina al lato. Al 83' ultimo cambio per il Bari che sostituisce Koman con Antonelli. Al 84' e al 86' ci prova due volte Bonucci ma, in entrambe le occasioni, la palla termina alta sulla traversa. Gli sforzi del Bari si concretizzano però al 92'. Cross dalla destra di Antonelli, Greco anticipa tutti e di sinistro deposita il pallone in rete. Ma le emozioni non finiscono qui, perché due minuti dopo il Siena ha l'occasione per il pareggio, ancora una volta con Ghezzal che però, da posizione decentrata, manda la palla alta. Finisce così 2-1 e il Bari con i suoi 21 punti raggiunge Roma e Fiorentina in classifica.

Gran parte del merito di questa vittoria va a mister Ventura. Mai come questa volta i suoi cambi si sono rivelati azzeccati, non solo perché Greco è stato l'autore del gol vittoria, ma anche perché Kamata e Antonelli hanno dato linfa al gioco sulle fasce del Bari. Ora per il Bari si apre un ciclo di partite difficili, a partire dal prossimo incontro in trasferta al San Paolo di Napoli, per finire con l'incontro dell'ultima giornata del girone d'andata contro la Fiorentina. Dopo di allora potremo realmente capire quale potrà essere il ruolo che potrà recitare il Bari in questo campionato.

mercoledì 25 novembre 2009

Totti batte Bari 3-1

Una tripletta che non lascia scampo ai pugliesi

di Saverio Santoro

Doveva essere una festa per gli ottomila baresi giunti nella capitale per cercare di abbattere i gladiatori giallorossi nella loro arena. La festa invece, l'ha fatta loro il capitano Francesco Totti che, con la sua tripletta, in meno di mezz'ora ha battuto quella che era fino ad allora la miglior difesa del campionato, che non aveva mai subito un gol nel primo tempo e che invece ne ha presi tre tutti in un sol botto.

Nella Roma, oltre al già citato rientro di Totti, affiancato in un insolito tridente da Menez e Vucinic, vi è la novità di Andreolli dal primo minuto in campo al centro della difesa. Nel Bari invece le novità arrivano sulle fasce laterali con Langella e Antonelli dal primo minuto, mentre in difesa c'è il ritorno di Parisi a sostituire l'infortunato Masiello. Passano solo due minuti e la Roma si rende pericolosa con Vucinic che centra il palo alla sinistra di Gillet dopo un'azione personale a partire dalla trequarti. Due minuti dopo, Barreto lanciato in verticale, si ritrova davanti a Julio Sergio ma colpisce debolmente permettendo all'estremo difensore di bloccare la sfera. Al 7' calcio di rigore per la Roma. Vucinic ruba palla a Ranocchia e si invola verso l'area di rigore, tenta di saltare Gillet che lo atterra e l'arbitro fischia il penalty. Dal dischetto va Totti che spiazza il portiere biancorosso siglando l'1-0. Passano altri sette minuti e la Roma raddoppia sempre con il suo capitano. Calcio di punizione dal limite dell'area e palla che passa in mezzo alla barriera, trafiggendo l'incolpevole portiere belga. Il Bari prova la reazione e al 18' va alla conclusione con Langella, servito con un cross dalla destra di Barreto ma è strepitoso Julio Sergio a respingere. Al 24' è Menez che ci prova dalla distanza ma Gillet è bravo a deviare in angolo. Al 26' è sempre il francese pericoloso con un tiro dal limite dell'area dopo essere stato servito da Vucinic. Al 28' Totti fa tripletta con un sinistro che, da posizione quasi impossibile, si insacca sotto l'incrocio alla destra di Gillet proteso in volo. Brutta botta per il Bari che si ritrova sotto di tre gol, in balia di una Roma mai vista così in questo campionato. Al 33' Totti va vicino al poker, contropiede lanciato da Vucinic che serve appena al limite dell'area Totti il quale appena dentro gli undici metri scarica il destro ma Gillet è bravo nel respingere. A questo punto però la Roma, comprensibilmente, smette di giocare e il Bari cerca di dar vita a quella che è vista come una rimonta impossibile. Al 36' azione sulla destra di Antonelli, che crossa verso il fronte opposto per Langella, tiro al volo di sinistro e palla sopra la traversa. Al 39' ancora una volta Barreto sciupa l'occasione per accorciare le distanze lasciandosi respingere il tiro ravvicinato da Julio Sergio. Nulla più nel primo tempo e squadre negli spogliatoi con il risultato di 3-0.

Nella ripresa Ventura propone Koman al posto di Langella. il quale si mette subito in evidenza con una conclusione ancora una volta deviata da Julio Sergio. Al 49' sempre Koman al tiro, ma la palla si spegne di pochissimo al lato. Al 58' l'occasione più ghiotta capita ad Almiron che calcia da circa venti metri e colpisce in pieno la traversa. Ventura prova a cambiate ancora una volta le carte in tavola e fa entrare Meggiorini al posto di Kutuzov e il rientrante Kamata al posto di Antonelli. Il Bari si rende pericoloso sempre con Koman che al 67' vede ancora una volta il suo tiro respinto da Julio Sergio e poi con Barreto che non riesce ad impattare bene il pallone sul successivo cross di Meggiorini. Al 73' il Bari accorcia le distanze sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da Koman. Impercettibile è la deviazione di Andreolli che spiazza il proprio portiere. Al 78' si rivede la Roma con un azione corale conclusa dal tiro di Perrotta respinto da Gillet. Ma la partita ormai non ha più nulla da dire e si spegne senza più emozioni fino al fischio finale.

Nonostante la sconfitta, una nota di merito va sicuramente ai tifosi del Bari, encomiabili nel sostenere la loro squadra anche sul risultato di 3-0. E se tale atteggiamento merita gli appellativi irriguardosi di qualche pseudointelletuale da salotto calcistico, allora ben vengano, perché come si suol dire: “ Bene o male, purchè se ne parli”.

Prossimo appuntamento per domenica 29 novembre allo stadio San Nicola contro il Siena.

giovedì 5 novembre 2009

Lo scherzetto non riuscito

Finisce 0-0 l'atteso incontro tra Bari e Sampdoria. Le emozioni tutte nel finale


Doveva essere l'incontro di Cassano e del rinnovato gemellaggio tra le tue tifoserie e invece le emozioni più forti sono venute dal campo, oltre a quelle di inizio partita quando proprio il talento di Bari vecchia va a salutare i suoi concittadini concedendosi in un inchino, non usuale per un personaggio come lui.
La Sampdoria in campo con il modulo speculare a quello del Bari, con la novità di Cacciatore sulla destra al posto di Zauri, Ziegler spostato in difesa sulla sinistra e Franceschini a svolgere il ruolo di ala. Il Bari invece presenta la novità di Langella dal primo minuto e il rientro di Salvatore Masiello sulla fascia sinistra. La partita inizia subito a ritmi elevati, al 3' guizzo di Cassano che davanti a Gillet, si fa respingere il pallone. Al 12' Masiello recupera palla e lancia il contropiede per Kutuzov che serve in profondità sulla destra per Alvarez il cui cross teso viene toccato sopra la traversa di testa da Langella. Un minuto dopo ancora invenzione di Cassano per Mannini che calcia al volo, ma Bonucci è bravo a bloccare col piede la conclusione. Al 16' gol annullato a Mannini che colpisce la palla di testa dopo una rovesciata di Pazzini, ma si trova chiaramente in posizione irregolare. Al 18' il Bari riparte in contropiede con Barreto che si invola in area sulla destra ma Castellazzi è bravo a bloccare la sua conclusione. Al 29' l'occasione capita sui piedi di Kutuzov che, come al solito, la spreca su passaggio di Barreto. Al 33' si rivede la Samp con Mannini che crossa al verso Pazzini anticipato da Gillet. Al 39' Punizione di Cassano che Gillet riesce a respingere. Al 42' paura per Barreto che, cadendo, viene travolto da Gasteldello e batte la faccia per terra. Il brasiliano esce sanguinante ma rientra dopo qualche minuto. Finisce così il primo tempo col risultato fermo sullo 0-0.
Nella ripresa dopo 5 minuti subito occasione per la Sampdoria prima con Cassano e poi con Mannini, ma in entrambi i casi Gillet sventa. Riparte il Bari su contropiede e sull'altro fronte è invece Castellazzi a salvare la porta con un miracolo su Alvarez. Al 57' ci prova Mannini con un tiro al volo su cross di Pazzini ma la conclusione è velleitaria e la palla termina altissima sulla traversa. Un minuto dopo su calcio di punizione ci prova Palombo, ma il tiro a giro non si abbassa e la palla termina alta. A questo punto i ritmi si abbassano e la partita e le squadre sembrano quasi già accontentarsi del risultato. La Sampdoria non riesce a rendersi pericolosa e il Bari perde di incisività. La partita però si ravviva proprio nei minuti finali. Prima all'86' viene annullato un gol a Cassano che si trova chiaramente in posizione di fuorigioco. Poi proprio al 90' viene fischiato un calcio di rigore a favore del Bari per atterramento di Meggiorini da parte di Castellazzi. Dal dischetto va Barreto che spiazza il portiere ma calcia la palla al lato. Terzo rigore consecutivo fallito dal brasiliano, se consideriamo anche l'ultimo dello scorso campionato. Ma le emozioni non finiscono qui, al 95' viene anche annullato un gol a Bonucci per posizione irregolare di Barreto. Le immagini però sembrano scagionare il brasiliano. Finisce quindi 0-0 ma le emozioni non sono mancate.
Ancora una volta il Bari esce con l'amaro in bocca per una partita che poteva certamente terminare in altro modo se solo la fortuna, o qualche decisione arbitrale, fosse stata favorevole. A parte tutto però, bisognava dimostrare (soprattutto la difesa) che la sconfitta di Parma è stato solo un incidente di percorso. L'appuntamento è ora rinviato al prossimo incontro casalingo di domenica 8 novembre in casa con il Livorno.

Nulla da fare contro la cabala

Non riesce al Bari di sfatare il taboo dello stadio Tardini. La vittoria non arriva dal '73


Probabilmente sarà il destino, ma le partite del Bari a Parma sembrano essere tutte stregate. Era la stagione '73-'74 quando Paolo Scarrone firmò il gol dell'ultima vittoria dei biancorossi in Emilia, da allora il Bari ha collezionato solo un pareggio e innumerevoli sconfitte.
Il Parma, in campo con un 3-5-2, schiera subito i due ex, Antonelli sulla fascia sinistra e Lanzafame in attacco. Il Bari invece, in versione turn over, ripropone Parisi come terzino sinistro e concede un turno di riposo a Barreto lasciando in attacco Meggiorini e Kutuzov. A centrocampo fuori Almiron e dentro Gazzi, mentre sulla sinistra è ancora una volta Allegretti a doversi adattare a tale ruolo. La partita inizia a toni blandi. Il Parma prova a imbastire il gioco ma non si rende quasi mai pericoloso, l'unico tiro in porta al 10' è ad opera di Lanzafame, ma la palla termina altissima sopra la traversa. Il Bari si difende bene e il Parma si riaffaccia dalle parti di Gillet solo al 26' con un cross di Zaccardo, ben bloccato dal portiere belga. L'azione più pericolosa del primo tempo capita però sui piedi di Kutuzov che, a tu per tu con Mirante, invece di cercare subito la conclusione, tenta di scartare anche il portiere, e permette il recupero di Antonelli che salva sulla linea il tiro del bielorusso. Ma le difficoltà del Parma nel cercare di imbastire manovre d'attacco è palpabile. Il Bari chiude ogni spazio e Paloschi e compagni non riescono a superare il muro della difesa barese. Finisce così il primo tempo con il risultato di 0-0.
Nella ripresa le cose non cambiano, le azioni stentano a decollare e la fatica del turno infrasettimanale inizia a sentirsi nelle gambe dei 22 in campo. I due tecnici allora corrono ai ripari ricorrendo agli uomini in panchina. Al 53' Ventura sostituisce Allegretti con Almiron spostando Donati sulla sinistra. Gli risponde un minuto dopo Guidolin inserendo Dzemaili e Bojinov al posto di Galloppa e Lanzafame. Il cambio si rivela azzeccato infatti al 58' Bojinov calcia di sinistro da 25 metri una palla che si infila sotto l'incrocio dei pali, battendo l'incolpevole Gillet. Grande gol del bulgaro che si toglie anche un sassolino dalla scarpa nelle dichiarazioni del dopo partita, visti i suoi precedenti con il Lecce. Ventura cerca di correre ai ripari inserendo Barreto al posto di Kutuzov ma i risultati non arrivano e al 66' il Parma raddoppia. Sugli sviluppi di un cross dalla sinistra di Castellini, palla in area per Paloschi che, attaccato alle spalle da Ranocchia, si gira bene e pesca il tiro a scavalcare, che si insacca alle spalle di Gillet. Splendido gol del giovane attaccante emiliano, già giustiziere del Bari nella scorsa stagione. Ventura ricorre all'ultimo cambio inserendo Antonelli al posto di uno spento Alvarez, ma la stanchezza la fa da padrona. Solo Barreto al 77' si fa vivo in area ma è bravo Dellafiore a impedirgli la conclusione. L'ultimo pericolo per il Parma arriva la 91' con una punizione di Almiron che termina di poco al lato. Finisce così l'incontro con lo stesso risultato della partita di ritorno dello scorso anno.
Così come era successo contro il Cagliari, anche questa volta la sconfitta arriva nel turno infrasettimanale, elemento questo che fa capire come il Bari soffra gli impegni ravvicinati. Adesso però bisogna subito dimenticare la sconfitta e pensare al prossimo delicato impegno a Genova in casa della Sampdoria dell'ex di lusso Antonio Cassano. Dopo la brutta batosta presa contro la Juventus, il Bari dovrà attendersi una squadra motivata a fare risultato per cercare di rimanere al passo con le prime in classifica. Appuntamento quindi per Domenica 1 Novembre allo stadio Ferraris.

lunedì 26 ottobre 2009

Il gallo che tarpa le ali all'aquila


Successo senza appello per il Bari contro la Lazio. Finisce 2-0 con il primo gol di Meggiorini in serie A

Alla vigilia Ventura aveva chiesto ai suoi una prestazione di carattere, che desse le dovute conferme, dopo lo strepitoso successo in quel di Verona contro il Chievo le conferme che Ventura cercava sono arrivate in quantità superiori a quelle richieste visto il 2-0 finale e la qualità di gioco espresso.
La Lazio è inizialmente in campo con un 4-3-1-2, con Kolarov spostato a centrocampo e Radu che prende il suo posto come terzino sinistro. Il Bari invece con il classico 4-4-2 e Barreto recuperato in attacco. Biancorossi subito pericolosi dopo 4 minuti con Barreto che allarga sulla destra per Alvarez il cui destro termina alto. Sette minuti dopo il Bari si porta in vantaggio, lancio sul filo del fuorigioco di Almiron per Barreto che entra in area e, con un destro preciso, batte Muslera in uscita. La Lazio non accenna a reagire e il Bari controlla la gara. Al 21' azione di Alvarez sulla destra che serve l'accorrente Almiron, la cui botta termina al lato. Un minuto dopo è Barreto che entra in area e serve all'indietro per Allegretti il cui destro termina fuori. Il primo tiro della Lazio arriva al 25' ad opera di Zarate che impegna Gillet senza rendersi pericoloso. La Lazio si spinge in avanti ma lascia il fianco scoperto al contropiede del Bari, che si concretizza soprattutto per opera di Alvarez e Kutuzov. La seconda conclusione della Lazio arriva al 37' sempre ad opera di Zarate, che però questa volta impegna severamente Gillet nella respinta in angolo. Al 40' Allegretti prova il gran gol di pallonetto con il sinistro, ma la palla esce fuori di un soffio. Non ci sono più emozioni fino alla fine del primo tempo e le squadre vanno negli spogliatoi sul risultato di 1-0 per il Bari.
Nella ripresa Ballardini inserisce Foggia e Cruz al posto di Cribari e Mauri passando così al 4-3-3. Con la Lazio riversata in attacco, aumentano gli spazi per il contropiede del Bari. Al 48' Alvarez, lanciato da Kutuzov, si ritrova davanti a Muslera che riesce a fermare il suo destro, anche con l'aiuto del palo. I risultati sperati da Ballardini non arrivano e il Bari a questo punto cerca di fare il suo gioco, tentando di abbassare i ritmi. Al 66' i pugliesi reclamano un calcio di rigore per atterramento in area di Alvarez, da parte di Kolarov. Un minuto dopo, Ventura sostituisce Barreto con Meggiorini. Il cambio si rivela più che mai azzeccato, visto che due minuti dopo, da una triangolazione tra lo stesso Meggiorni e Kutuzov, il neoentrato si ritrova davanti a Muslera e lo batte con un tocco di destro. Primo atteso gol in serie A per l'ex bomber del Cittadella. Al 77' c'è il tempo per assistere all'esordio in campionato di Koman, eroe dei mondiali Under 20 con la sua Ungheria. All' 81' lo stesso Koman va via a sinistra e serve Meggiorini che però colpisce male e la palla esce fuori di un soffio. All'82', brutta entrata di Dabo (entrato al 65' al posto di Lichtsteiner) ai danni di Alvearez. Cartellino rosso per l'ex interista e animi accesi in campo, con Alvarez che perde le staffe e accenna ad una rissa. La partita si spegne, c'è solo il tempo per assistere ad un brutto gesto di Zarate nei confronti della curva barese, che non accetta il gesto e, con dei cori non certo simpatici, non le manda a dire all'argentino della Lazio. Triplice fischio che arriva dopo cinque minuti di recupero.
Con questo successo il Bari sale a 14 punti in classifica e si porta al settimo posto, appena a ridosso della zona Europa League. Ma non c'è tempo per festeggiare visto che si torna in campo già mercoledì in trasferta sul campo di Parma. Si ripropone dunque il match che lo scorso anno metteva di fronte le due potenze del campionato di serie B.